Bolletta Internet a casa e costi nascosti: quanto costa davvero

Matteo Novelli

3 Febbraio 2020 - 13:59

Avere internet a casa è facile, grazie alle tante offerte presenti, ma i costi nascosti in bolletta sono spesso conosciuti anche se previsti per contratto. Ecco quanto costa davvero.

Bolletta Internet a casa e costi nascosti: quanto costa davvero

Avere internet a casa è indubbiamente vantaggioso: tra lavoro, film e serie TV in streaming e giochi online la linea domestica è diventata fondamentale ma spesso anche le offerte migliori possono nascondere costi nascosti in bolletta, riservando cattive sorprese a fine mese. Quali sono i veri costi e quanto costa davvero avere la linea fibra o adsl per connettersi a internet da casa?

I costi nascosti sono in realtà un eufemismo per alcune modalità di contratto ben messe in evidenza ma che utenti e consumatori spesso un po’ distratti tendono a sottovalutare nella fretta di chiudere un contratto con uno dei principali operatori di linea fissa (da TIM a Fastweb, passando per Linkem, Infostrada e altri).

Il recente ritorno per alcuni di questi fornitori alla fatturazione a 28 giorni, che riporta il pagamento delle bollette ogni mese e non più ogni due, o piccole penali in seguito ad alcune disdette hanno accesso di nuovo i campanelli d’allarme per i clienti spesso convinti di essere stati truffati da costi nascosti di cui, evidentemente, non erano semplicemente a conoscenza.

Internet a casa: i costi nascosti in bolletta, a cosa fare attenzione

A cosa bisogna prestare particolarmente attenzione se si vogliono scongiurare brutte sorprese in bolletta? Prima di tutto, non lasciatevi abbagliare da offerte sensazionali ma tenete sempre costo di due elementi fondamentali: i vincoli contrattuali, i costi d’attivazione e le eventuali penali in caso di disdetta.

Generalmente, a fronte di un prezzo iniziale vantaggioso, viene accostato un periodo vincolante che indica la durata effettiva del costo mensile pattuito, solitamente variabile da 24 a 48 mesi. Al termine di questa finestra temporale, il prezzo iniziale potrebbe aumentare o potrebbero subentrare costi inizialmente non previsti.

Il vincolo proposto dal contratto per internet a casa può essere fondamentale in caso di disdetta anticipata e recesso del contratto, che può portare alla variazione di alcune opzioni inizialmente fornite come gratuite, ad esempio i costi d’attivazione o allaccio della linea.

L’intervento domestico per l’attivazione della linea è in media corrispondente a una sessantina di euro, ma si aggiungono anche i costi del modem fornito dall’operatore (a meno che non vi affidiate all’opzione modem libero). L’apparecchio viene infatti fornito in comodato d’uso e, qualora non desideraste averlo, dovrete comunicarlo esplicitamente al vostro operatore al momento dell’attivazione o, in alternativa, effettuare il reso tramite le modalità indicate.

Internet a casa e costi nascosti: come fare la disdetta

Il decreto Bersani ha garantito da diversi anni un recesso senza penali, se effettuato in determinate modalità: i costi da coprire potrebbero quindi essere quelli indicati, salvo eventuali eccezioni.

Leggere il proprio contratto è l’arma di difesa più potente in questi casi. Recedere da un contratto internet a casa non richiede nulla di diverso da una procedura standard: inviare una lettera tramite una raccomandata A/R o attraverso un fax, mettendo nero su bianco le intenzioni che vi portano a chiudere in modo anticipato il vostro impegno verso un determinato operatore (dal desiderio di chiudere prima il servizio al passaggio a un altro operatore). È richiesto un preavviso massimo di 30 giorni.

Attenzione al modem: restituirlo è fondamentale, dato che nella disattivazione del contratto potrebbe essere indicato il pagamento in più rate o una tantum del dispositivo rilasciato in prestito.

Meglio far scadere le rate relative all’attivazione e all’acquisto del modem se si vogliono evitare brutte sorprese al momento della rottura del contratto.

Per maggiori informazioni, consulta le nostre guide:

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