La tassa di possesso si paga in quasi tutti i Paesi europei, ma è più costosa in Italia. Vediamo quanto si paga il bollo all’estero.
Il bollo auto in Italia è obbligatorio per tutti gli automobilisti, nonostante alcune esenzioni in base ai veicoli, ed è il più caro in Europa. Nei Paesi esteri viene calcolato con parametri diversi che generano importi molto più bassi.
La tassa di possesso per molti automobilisti è un salasso, specialmente se aggiunta al prezzo delle assicurazioni e dei carburanti. Se poi si pensa che gli introiti del bollo auto vengono destinati ai servizi per gli automobilisti, tra cui il mantenimento delle strade, i contribuenti non sono soddisfatti.
Come funziona il bollo all’estero e quanto si paga? Le differenze maggiori sono i criteri di calcolo con cui si arriva alla somma da versare, che in Italia sono solo due (kW e importo in base alla provincia di residenza), mentre nel resto d’Europa sono diversi e spesso più complessi.
Bollo auto (e Superbollo) in Italia
In Italia il bollo è un’imposta regionale annuale che spetta a tutti i proprietari dei veicoli registrati al Pubblico Registro Automobilistico, indipendentemente se questi siano circolanti o meno. Nel 2017, nel nostro Paese sono stati versati 5,2 miliardi di euro per il bollo.
Bollo auto, come si calcola |
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Bisogna moltiplicare il numero dei kW del motore per un importo diverso in base alla classe ambientale (Euro 2, Euro 3, e così via). Più è bassa, maggiore sarà l’importo da moltiplicare per i kW. Gli importi e i costi variano in base alle province, così come le esenzioni utilizzate come incentivo all’acquisto di veicoli meno inquinanti. In media l’importo nazionale per auto Euro 5 e superiori è di circa 2,70 euro, quindi un’auto con 100 km si troverebbe a pagare 270 euro. |
Superbollo |
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Dal 2012 in Italia è prevista un’imposta aggiuntiva di 20 euro per ogni kW oltre i 185 kW. Questo importo diminuisce con l’aumentare dell’età della vettura: se è stata immatricolata da più di 5 anni ha uno sconto del 40% e paga 12 euro per ogni kW oltre i 185 kW; se ha più di 10 anni ha uno sconto del 70% e paga 6 euro per ogni kW in più. Se l’auto ha più di 15 anni può avere uno sconto dell’85% e paga 3 euro per ogni kW in più, mentre se ha più di vent’anni è esente dal Superbollo. |
Bollo auto in Europa, quanto si paga?
Germania |
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In Germania viene chiamato raftfahrzeugsteuer o KFZ-Steuer e si basa su parametri diversi dall’Italia: il primo riguarda la classe ambientale, e nel caso di auto Euro 1 e Euro 2 l’importo viene calcolato sulla cilindrata e sul carburante utilizzato (per ogni 100 cm3 di cilindrata c’è una somma stabilita in base all’alimentazione del motore). Per le auto da Euro 3 in su, vengono presi in considerazione altri parametri molto dettagliati. Le auto immatricolate prima fino al 30 giugno 2009 pagano 6,75 euro ogni 100 cm3 di cilindrata (Diesel) o 15,44 euro ogni 100 cm 3 (benzina). Le auto immatricolate dopo il 30 giugno 2009 pagano molto meno in base alla cilindrata, ma pagano di più per le emissioni di CO2: 2 euro per ogni grammo di CO2 oltre il limite che fino al 2011 è di 120 grammi, fino al 2013 di 110 grammi e dal 2014 di 95 grammi. |
Francia |
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Il bollo francese è la carte grise, e si basa su due criteri: la potenza fiscale del veicolo e la provincia di residenza. L’importo da pagare è il prodotto della potenza moltiplicata per il tasso della provincia. |
Spagna |
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Il bollo, conosciuto in Spagna come impuesto de circulación, varia in base alla provincia di residenza ma anche alle città e alle regioni, e alla potenza fiscale dell’auto. |
Olanda |
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Il Motorrijtuigenbelasting è l’imposta relativa alla circolazione su strade e autostrade olandesi e dipende da alcuni fattori: il peso del veicolo, più è alto più è caro l’importo; il carburante, il Diesel inquina più delle altre e quindi paga di più; le emissioni di CO2, i veicoli a zero emissioni sono esenti; la provincia di residenza. |
Belgio |
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La verkeersbelasting prevede un calcolo molto complesso e diviso in due passaggi, il primo in base alla tariffa base e il secondo in base alla classe ambientale e al carburante. Le tariffe base sono 17 e dipendono dalla cilindrata e dalla potenza fiscale dell’auto. Il secondo passaggio dipende dal green layer, che premia le auto meno inquinanti: gli ecoboni e gli ecomali sono percentuali che vengono aggiunte alla tariffa base e che possono ridurla o aumentarla: i primi si basano sui grammi di emissione di CO2, i secondi sui valori prefissati della classe ambientale e del tipo di carburante. |
Irlanda |
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Nella Repubblica d’Irlanda la tassa di possesso si basa su due criteri: per le auto costruite fino a luglio 2008 si calcola sulla cilindrata del motore, per le auto costruite dopo luglio 2008 si calcolano le emissioni di CO2. |
Bollo auto, in Italia il più caro?
Come si vede dal resoconto sulla tassa di possesso in alcuni Paesi europei, l’Italia è l’unico Paese in Europa a tassare le automobili con una potenza superiore a 185 kW con una cifra non indifferente di 20 euro per ogni kW di eccesso.
Inoltre le tariffe fisse su base provinciale o regionale, o quelle che premiano o puniscono gli automobilisti in base alle emissioni di CO2, portano a importi annuali inferiori a quelli di un’auto equivalente in Italia, anche se in alcuni casi di poche decine di euro.
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