Remixato, il brano fu cantato da Caterina Valente, una delle piu’ grandi interpreti italiane. Il tormentone estivo primo nella classifica viral di Spotify
Era il 1959. Caterina Valente inaugurava le sonorità latine cantando la leggerissima «Bongo cha cha cha».
L’artista italiana nata a Parigi, una Audrey Hepburn ante litteram, non poteva immaginare che, 62 anni dopo, il motivetto firmato da Ernst Bader, Ralf Arnie, Werner Muller e Giuseppe Perotti sarebbe diventato un fenomeno social.
Remixato dai dj producers Goodboys, il brano ha sfidato questa estate i pur gradevoli tormentoni targati Fedez e Noemi, raggiungendo una fama che, ai suoi tempi, la canzone non ottenne, impantanata al cinquantaquattresimo posto nella classifica italiana dei dischi più venduti.
A proposito della cantante: è stata una interprete raffinatissima, sofisticata, non particolarmente amata dal pubblico nazional-popolare ma con voce potente e nobile. Amica dei vip, quelli veri, quelli americani, in patria non ha avuto il consenso che meritava. Anzi, lo ha avuto oggi, tardivamente. E ne sarà sicuramente felice.
I numeri da sballo per Bongo cha cha cha
L’hashtag #BongoChaChaCha vanta 1,5 miliardi di visualizzazioni sul popolare social network Tik Tok. Non solo. Proprio in questi giorni è diventata prima nella classifica Viral di Spotify. Sponsor involontarie ma orgogliose sono state Federica Pellegrini, Giulia De Lellis, Elisa De Panicis. Un successo che supera tutte le aspettative, una operazione nostalgia che si è rivelata vincente. E dire che Bongo cha cha cha non ha avuto la fortuna dei tormentoni estivi di Edoardo Vianello, quello che cantava «I watussi».
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La storia di un successo annunciato
Ai giovanissimi e soprattutto ai cultori del tormentone 2021, il nome di Caterina Valente dirà poco. Niente, anzi. Eppure la cantante italiana, classe 1931 (il quattordici gennaio scorso ha festeggiato i 90 anni) ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo, coniugando lo swing alla bossa nova, intonando hit e brani cari agli intellettuali brasiliani degli anni Cinquanta, muovendosi, con l’abilità di una acrobata, dal Musichiere di Mario Riva agli show americani, nei quali duettava (una delle poche ad averlo fatto) con Dean Martin, Louis Armstrong, Danny Kaye.
La nascita di Bongo cha cha cha
Caterina Valente, il dato non è così conosciuto, ha cantato 1.500 brani in dodici lingue diverse (parlava fluentemente l’inglese ed il francese), entrando nel Guinness dei primati.
Bongo cha cha cha (sul lato B c’era «Guardando le stelle») venne pubblicato nel 1959 come primo estratto dal secondo album che s’intitolava «Personalità». La canzone fu uno dei primi esempi di cha cha cha importato in Europa dai Paesi latinoamericani.
Nel 2013 Bongo cha cha cha è stato inserito nella colonna sonora del film «Elle s’en vas», diretto da Emmanuelle Bercot e nel 2019 è apparso nella pellicola «Spider man: far from home» di Jon Watts. La canzone peraltro fu ballata da Raffaella Carrà e Christian De Sica durante una puntata di Carramba che sorpresa!.
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