Il bonus 200 euro è una misura sbagliata: i risultati del sondaggio

Alessandro Cipolla

09/05/2022

I risultati del sondaggio di Money.it sul bonus da 200 euro contro il caro energia deciso dal governo: per il 36% dei rispondenti si tratterebbe di una misura sbagliata, il 30% invece reputa i soldi stanziati insufficienti.

Il bonus 200 euro è una misura sbagliata: i risultati del sondaggio

Il bonus da 200 euro contro il caro energia deciso dal governo è una misura sbagliata. Questo è il responso del sondaggio lanciato da Money.it in merito alla decisione presa dall’esecutivo di provare a sostenere i cittadini, da tempo alle pese con i rincari, con un indennizzo una tantum riservato ai redditi inferiori ai 35.000 euro.

Bonus 200 euro Bonus 200 euro I risultati del sondaggio di Money.it

Come si può vedere dai risultati del sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo stato realizzato a campione, nel complesso il 66% dei rispondenti si è detto contrario al bonus da 200 voluto dal governo.

Nel dettaglio, per il 36% si tratterebbe di una misura sbagliata tout court, probabilmente in disaccordo con la politica dei bonus da anni portata avanti dai vari governi, mentre per il 30% i 200 euro previsti sono assolutamente troppo pochi per contrastare il caro bollette.

Un concetto questo in parte condiviso dal 18% dei rispondenti che ha salutato con favore l’arrivo dell’indennizzo pur ammettendo che lo stanziamento poteva essere maggiore, con il 15% che infine ha promosso in pieno il bonus 200 euro.

Il sondaggio sul bonus 200 euro

Il risultato del sondaggio di Money.it può essere definito un po’ a sorpresa, visto che oltre un rispondente su tre ha bocciato in toto il bonus 200 euro e due su tre si sono detti complessivamente insoddisfatti della misura.

Del resto l’indennizzo inserito dal governo nel decreto Aiuti per una volta è riuscito a mettere d’accordo sindacati e Confindustria, anche se le loro motivazioni di fondo appaiono essere profondamente differenti.

Per i sindacati infatti il bonus una tantum da 200 euro contro il caro energia è un apprezzabile primo passo, ma quanto arriverà nelle tasche dei cittadini con redditi inferiori ai 35.000 euro è stato bollato come insufficiente per affrontare gli aumenti degli ultimi mesi.

Confindustria invece ha definito la misura “un errore”, con i soldi stanziati che potevano essere utilizzati per tagliare il cuneo fiscale: “Abbiamo già sperimentato la politica dei bonus, non funziona, servono misure strutturali”.

Il bonus da 200 euro di certo farà molto comodo ai milioni di cittadini che se lo vedranno accreditare questa estate, ma per risolvere il problema del caro bollette serviranno da parte del governo azioni ben più complesse coinvolgendo anche l’Unione europea.

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