Reddito di ultima istanza: firmato il decreto dal Ministero del Lavoro. 600,00€ anche ai liberi professionisti, ecco i requisiti da soddisfare.
Aiuti per le imprese, Coronavirus: finalmente il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, hanno firmato il testo del decreto interministeriale sul “Fondo per il reddito di ultima istanza” con il quale viene dato il via libera al contributo una tantum di 600,00€ - nel mese di marzo - per i lavoratori autonomi quali professionisti iscritti agli Ordini.
Grazie al reddito di ultima istanza non solo i lavoratori autonomi iscritti alle casse previdenziali INPS potranno godere del contributo una tantum di 600,00€; questo, infatti, sarà riconosciuto anche a professionisti e autonomi iscritti alle casse di previdenza privata.
Con il fondo di ultima istanza, quindi, si vanno a tutelare tutti quei lavoratori che non sono ricompresi negli ammortizzatori sociali e indennizzi previsti per le Partite Iva, per gli autonomi, per i Co.Co.Co. e per i lavoratori dello spettacolo, stagionali del turismo e operai agricoli dallo stesso Decreto “Cura Italia” di marzo.
A commentare la firma del decreto sul bonus 600,00€ per i professionisti è stato il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, la quale ha ribadito che questo è solo “un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza” e che nel frattempo il Governo è già al lavoro per nuove misure che vedranno luce nel prossimo Decreto Cura Italia che verrà approvato nei primi giorni di aprile.
Decreto con il quale, rassicura la Catalfo, è obiettivo comune riconoscere a tutte le categorie interessate dal bonus di 600,00€ un indennizzo di importo superiore.
Bonus 600,00€ liberi professionisti: a chi spetta e come richiederlo
Nel testo del decreto sul Fondo per il reddito di ultima istanza vengono specificati i requisiti che il libero professionista deve soddisfare per avere diritto all’indennità di 600,00€ riconosciuto per il mese di marzo.
Nel dettaglio, questo è riconosciuto a due categorie:
- ai liberi professionisti che hanno percepito nel periodo di imposta 2018 un reddito non superiore ai 35.000€;
- ai liberi professionisti che hanno percepito nel periodo di imposta 2018 un reddito compreso tra i 35.000€ e i 50.000€ mila euro e hanno subito cali di attività pari almeno al 33% nei primi mesi del 2020 (rispetto al periodo 2019).
Il bonus andrà chiesto direttamente alla propria cassa di riferimento, ovvero agli enti di previdenza al quale si è iscritti.
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