Borrelli fa chiarezza sul numero di morti per coronavirus: “Ecco perché sono così alti”

Mario D’Angelo

20/04/2020

Il capo della Protezione Civile spiega perché il numero dei morti per coronavirus in Italia è ancora così alto

Borrelli fa chiarezza sul numero di morti per coronavirus: “Ecco perché sono così alti”

Angelo Borrelli fa chiarezza su come vengono contati i morti in Italia. Qualche giorno fa, ha fatto molto scalpore la dichiarazione della dottoressa Maria Rita Gismondo, direttrice di microbiologia clinica e virologa all’ospedale Sacco di Milano, secondo cui la conferenza stampa quotidiana è assolutamente inutile, perché ciò che viene presentato non è la realtà, ma “la situazione di circa 10-12 giorni prima”.

Da allora il bollettino è diventato bisettimanale, ma la questione è comunque seria: quanto è attendibile l’andamento della COVID-19 cui abbiamo assistito finora?

Coronavirus, come vengono contati i morti in Italia

Nella conferenza stampa di oggi, lunedì 20 aprile, Borrelli è intervenuto in compagnia di Luca Richeldi, direttore dell’unità di pneumologia del Gemelli di Roma e componente del comitato tecnico-scientifico.

Rispondendo a una domanda, il capo della Protezione Civile ha detto, in proposito al numero delle morti in Italia che vengono causate quotidianamente dal coronavirus, che da parte del Dipartimento c’è massima trasparenza.

“Così come abbiamo il dato dei positivi, giorno per giorno ci viene comunicato anche il dato dei deceduti da parte delle Regioni”, ha detto Borrelli. Le amministrazioni locali, quindi, comunicano il dato dei nuovi decessi all’Istituto superiore di sanità che, a sua volta, lo armonizza e lo passa alla Protezione Civile. “È evidente, ha aggiunto, che il dato dei deceduti dipende dai deceduti che hanno ricevuto il tampone”.

Per Borrelli, insomma, il numero comunicato dagli aggiornamenti della Protezione Civile rappresenta senza dubbio “i morti delle ultime 24 ore”. “Noi prendiamo in riferimento i casi in relazione ai tamponi. L’esito del tampone è di un giorno, alcune strutture possono fornirlo anche in 6 ore”.

Perché i morti di COVID-19 in Italia sono ancora così alti

Quanto al perché i decessi siano ancora così alti, Richeldi ha precisato: “Il dato ci dice che questi deceduti, in media, sono stati ricoverati circa due settimane fa. Quindi anche se riceviamo in tempo reale il numero dei deceduti, vediamo qualcosa che è successo tempo fa. Ci sono pazienti che sono stati in terapia intensiva per due settimane, a volte anche di più. Dei sei indicatori che abbiamo questo è l’unico che va in direzione sbagliata”.

Come sottolineano gli esperti, fra cui Richeldi, per queste ragioni “il numero dei decessi è l’ultimo che andrà a normalizzarsi”. Il medico ha comunque voluto rassicurare che, sebbene quello dei decessi sia il dato più lento a migliorare, si nota comunque un trend positivo, perché negli ultimi giorni si aggira sempre sotto le 500 unità, mentre prima era decisamente più alto.

Quanto poi alla vicenda Rsa, che in Lombardia sono diventati dei focolai di coronavirus provocando un gran numero di morti di anziani, sia Borrelli che Richeldi hanno fatto riferimento a uno studio dell’Iss che dovrebbe uscire a breve.

Sulla questione si è sviluppata anche una polemica fra le Regioni Lazio e Lombardia.

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