Seduta negativa per la Borsa Italiana oggi, 21 gennaio 2022. Sul Ftse Mib spiccano le vendite su Stellantis e CNH Industrial. Intesa Sanpaolo in controtendenza. Prese di beneficio sul petrolio.
Giornata in rosso per la Borsa Italiana oggi: sul Ftse Mib tra le performance peggiori troviamo Ferrari (-3,04%), CNH Industrial (-2,67%), Prysmian (-3,79%) e Stellantis (-3,54%).
Nonostante i rumor su nuovi incentivi per il settore auto, quest’ultima ha pagato pegno al collocamento dell’1,28% del capitale da parte di Dongfeng.
Oltre ovviamente alla situazione sanitaria ed al pericolo inflazione, a penalizzare i listini sono state anche le tensioni geopolitiche tra Ucraina e Russia: nel giorno dell’incontro tra il segretario di Stato USA ed il suo omologo russo, a far rumore sono le dichiarazioni rese dal Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ha fatto sapere che la presenza nei Paesi orientali potrebbe essere incrementata.
Dopo i recenti guadagni, il future sul Brent scende di un quarto di punto percentuale a 88,2 dollari al barile mentre sul valutario l’eurodollaro avanza dello 0,3% a 1,1344.
Dal fronte obbligazionario, lo spread tra i Btp ed i Bund è salito di un punto percentuale a 138 punti base.
Borsa Italiana Oggi, aggiornamento ore 17:40: Ftse Mib chiude di poco sopra i 27 mila punti
La seduta del Ftse Mib è terminata con un calo dell’1,84% a 27.061,4 punti.
L’unico, timidissimo, segno più sul paniere delle blue chip è stato registrato dalle azioni Intesa Sanpaolo (+0,02%) in scia delle indicazioni positive arrivate da un report di Morgan Stanley.
Perdite tutto sommato contenute anche per Telecom Italia (-1,13%), nel giorno della formalizzazione della nomina di Pietro Labriola alla carica di Amministratore delegato, e Atlantia (-1,06%) che ha chiuso il 2021 con un Ebitda in aumento del 29%.
Aggiornamento ore 13: Ftse Mib, acquisti su Intesa Sanpaolo
Al giro di boa il Dax arretra dell’1,56%, il Cac40 dell’1,41 ed il Ftse Mib dell’1,5%.
In controtendenza rispetto al listino delle blue chip, le azioni Intesa Sanpaolo salgono dell’1,02%.
In attesa del piano industriale, la cui presentazione è prevista per il 4 febbraio, le azioni capitalizzano l’incremento del prezzo obiettivo a 3,3 euro (2,57 in questo momento) da parte degli analisti di Morgan Stanley (giudizio «overweight») che ha posto il titolo tra i «Top Pick» europei.
Segno meno per i future sugli indici USA
In attesa che, alle 15:30, inizino le contrattazioni a Wall Street, il future sul Dow Jones registra un -0,15%, quello sullo S&P500 arretra dello 0,43% ed il derivato sul Nasdaq lascia sul campo lo 0,73%.
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Aggiornamento ore 09:25: Ftse Mib, le utilities limitano le vendite
In avvio di seduta il Ftse100 perde l’1,05%, il Dax scende dell’1,46%, il Cac40 registra un -1,45% ed il Ftse Mib arretra dell’1,6% (27.129,32 punti).
Nel giorno in cui il Cda dovrebbe formalizzare la nomina del direttore generale Pietro Labriola alla carica di Amministratore delegato, le azioni Telecom Italia quotano in calo dell’1,84%.
Tra le aziende di pubblica utilità, Snam scambia in parità, Terna perde lo 0,35% ed Enel scende di un punto percentuale.
Perdite contenute anche per Atlantia (-0,32%) che ha chiuso il 2021 con un Ebitda in aumento del 29%.
Borse Asia: Tokyo in rosso dello 0,9%
L’indice di Hong Kong, l’Hang Seng, registra un -0,22%, il China A50 ha chiuso con un -0,25% e l’australiano S&P/ASX 200 ha terminato con un -2,27%.
Meno 0,9% per Tokyo, dove il Nikkei si è fermato a 27.522,26 punti.
Wall Street: indici in calo di un punto percentuale
La seduta del Dow Jones si è chiusa con un -0,89%, lo S&P500 ha evidenziato un -1,1% ed il Nasdaq ha chiuso con un -1,3%.
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