La giornata si apre all’insegna del ribasso per l’indice FTSE Mib. L’Ufficio Studi di Money.it si è focalizzato su alcuni titoli quotati a Piazza Affari che presentano i migliori spunti tecnici per l’operatività odierna. Focus su Prysmian, STM e Unicredit
L’indice FTSE Mib apre la seduta in calo del 0,05% ed al momento si attesta a 20.872,50 punti.
Il principale driver del mercato rimane sempre la trattativa commerciale tra Usa-Cina. «Stiamo lavorando con loro, abbiamo un ottimo rapporto, forse succederà qualcosa», ha detto il presidente Usa, Donald Trump, aggiungendo che si aspetta che l’incontro con Xi Jinping, in occasione del G20 che si terrà a fine giugno in Giappone, sia «molto fruttuoso».
L’inquilino della Casa Bianca ha inoltre affermato che Pechino ha rinnegato un accordo commerciale che «era pronto al 95%», spingendo così gli Usa ad aumentare le tariffe dal 10% al 25%.
Per quanto riguarda le strategie operative sui titoli di Piazza Affari, l’Ufficio studi di Money.it ha condotto la consueta analisi tecnica su alcune azioni interessanti dal punto di vista grafico: focus su Prysmian, STM e Unicredit.
- Prysmian: il titolo ieri ha segnato una performance positiva del 7,18%, dopo aver archiviato il primo trimestre dell’anno con un utile netto in crescita a 89 milioni rispetto ai 28 milioni dello stesso periodo del 2018. A livello grafico il forte impulso di ieri ha permesso ai corsi di recuperare quanto perso nelle ultime tre sedute, facendo privilegiare operazioni di matrice rialzista. Target al rialzo in prossimità del livello tondo a 18 euro.
- STM: ottima performance per il titolo italo-francese che ieri ha segnato un +6,68%. La società, nell’ambito del capital markets day a Londra, ha dichiarato di voler raggiungere nel medio termine ricavi per 12 miliardi di dollari, un gross margin compreso tra il 40 e il 41%, un operating margin tra il 17 e il 19% e un utile netto tra 1,7 e 1,9 miliardi di dollari. Il ritorno al di sopra della SMA50 favorisce strategie di matrice rialzista con target in prossimità dei 16 euro.
- Unicredit: secondo indiscrezioni rilanciate dall’agenzia Reuters, la banca guidata da Jean Pierre Mustier si sarebbe affidata a JP Morgan e a Lazard per studiare una potenziale offerta d’acquisto su Commerzbank. Nessuna conferma è però arrivata dall’istituto bancario: «Unicredit non commenta rumors o indiscrezioni di mercato», ha dichiarato un portavoce. La struttura tecnica, dopo la chiusura al di sotto degli 11 euro per azione si è nettamente deteriorata. Prima di implementare qualsiasi strategia long sarà necessaria la rottura dei massimi di ieri a 11,07 euro.
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