Borsa Italiana in calo insieme ai listini europei: pesa il comparto banche, attesa volatilità sul petrolio con i Non farm payrolls.
La discesa è ormai normale routine per la Borsa di Milano in scia alle borse asiatiche (-3,6% Tokyo).
Di nuovo un trimestre al ribasso per Piazza Affari, che risente come non mai dei settori energetici e bancari.
Dopo i dati Pmi europei, l’attenzione sarà tutta sui dati mensili di marzo sul mercato del lavoro Usa, in grado di esprimere quelli che saranno i prossimi rialzi dei tassi. Le stime degli analisti concordano 205.000 nuovi posti di lavoro non agricoli lo scorso mese con un tasso di disoccupazione pressoché stabile al 4,9%.
Borsa Milano, pesa il comparto bancario
Subito in avvio il FTSEMib vede un calo dell’1,6% per poi ridurlo intorno a -1,3%, così come come l’Allshare. L’indice europeo FTSEurofirst 300 a -l’1,5%.
La discesa del settore bancario è anche conseguenza della giornata nera di ieri, in perdita in media dell’1,6%.
In una siffatta situazione economica europea, MPS e Banco Popolare perdono rispettivamente il 2,8% e poco più del 2%, andando così a recuperare sui minimi d’apertura. Carige subisce perdita dello 0,6%.
In forte pressione il comparto Oil a causa di una ormai persistente fragilità del greggio al quale i Non Farm Payrolls, in uscita in giornata, porteranno grande volatilità; attualmente stiamo assistendo ad un rafforzamento attorno ai 38-42$; ciò implica una tendenza per i trader ad operare nel breve termine.
Anche Mediaset subisce una perdita dello 0,8%, forse anche dovuta al fatto di un ormai prossimo accordo con Vivendi.
Fiat Chrysler e Cnh scendono anch’esse di conseguenza, con Telecom che - dopo la nomina di Cattaneo ad amministratore delegato - perde circa il 2,4%.
Va segnalato che oggi FinecoBank (-0,54% a 7,36 euro) entra nel Ftse Mib al posto di Enel Green Power.
Analisi tecnica Ftse Mib
Solo il superamento della soglia 19250,00 potrà invalidare lo scenario ribassista. In tal caso, è molto probabile un recupero in area 20145,00 - 21200,00.
In area 19250,00 si trova il pivot. Fin quando la resistenza a 19250,00 rimarrà inviolata, probabile una discesa verso 17725,00 prima e 16520,00 successivamente.
Nel caso in cui avvenisse il superamento di 19250,00 potrà ritenersi invalidato lo scenario ribassista in favore di un recupero verso quota 20145,00 – 21200,00.
Inoltre l’RSI è stabile attorno al suo livello di equilibrio (50%).
Il mercato risulta irregolare e rumoroso quindi nel breve termine non potranno esserci grandi movimenti.
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