Brasile: in migliaia manifestano contro Bolsonaro. Cosa sta succedendo?

Marco Ciotola

4 Luglio 2021 - 18:04

C’entrano la gestione del covid e la sua conseguente posizione giudiziaria delicata in seguito alle accuse. Ecco cosa sta succedendo in Brasile

Brasile: in migliaia manifestano contro Bolsonaro. Cosa sta succedendo?

Nelle ultime ore decine di migliaia di persone si sono riversate per le strade di moltissime città brasiliane, da Rio da Janeiro a San Paolo passando per Brasilia e Recife, per protestare contro il presidente Jair Bolsonaro.

Alla base delle proteste c’è soprattutto la questione coronavirus, che vede Bolsonaro in una posizione giudiziaria molto delicata viste le accuse che gli sono state mosse: avrebbe infatti omesso di denunciare una vicenda di corruzione nel corso delle procedure d’acquisto dei vaccini anti-Covid.

Per questo gli ultimi tre giorni si sono stati di manifestazioni e proteste volte a chiedere prima di tutto al presidente di farsi da parte e attendere che la giustizia faccia il suo corso.

Ma Bolsonaro era di fatto finito nel mirino di moltissime accuse di malagestione della pandemia già da molto tempo, motivo per cui le accuse formali hanno solo concretizzato un sentimento che era già molto diffuso tra i brasiliani.

Brasile: in migliaia manifestano contro Bolsonaro. Cosa sta succedendo?

La circostanza che ha acuito il malcontento di parte della popolazione brasiliana è quella relativa a un presunto tentativo di corruzione nell’acquisto di vaccini contro il coronavirus.

Bolsonaro non avrebbe denunciato la cosa venendo meno al suo ruolo e ai suoi obblighi, e per questo è accusato formalmente.

Un’accusa per cui ha di certo perso molti consensi a livello elettorale, vista anche la situazione covid che si mostra ancora una delle più gravi sul fronte sud americano ma non solo, con una media di 60mila contagiati al giorno e oltre 18 milioni di positivi da inizio pandemia.

I decessi hanno purtroppo superato quota mezzo milione di persone, mentre sono circa 24 milioni di persone sulle oltre 200 milioni in target ad essere state completamente vaccinate.

In questo scenario l’ipotesi di un clamoroso ritorno dell’ex presidente Lula non appare più così azzardate.

La gestione della pandemia di Bolsonaro

Da diversi mesi, in molti puntano il dito contro il presidente Jair Bolsonaro, accusato di aver “vacillato” nel corso delle fasi più dure della pandemia e non essersi mostrato mai in grado di compiere passi significativi per cercare di avviare una risposta nazionale coordinata.

Gli oltre 18 milioni di contagi e il mezzo milione di decessi si devono secondo molti a un atteggiamento rimasto sempre in apparenza molto scettico o intento a dare troppo poco peso alla pandemia e alle sue conseguenze sanitarie, sociali ed economiche.

E malgrado una campagna vaccinale che va avanti a ritmi non troppo lenti, va detto che nel frattempo la pandemia ha innescato una crisi economica in tutto il Paese, con aumento di povertà e disoccupazione

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