L’Unione Europea si prepara al no-deal sulla Brexit pubblicando il piano di emergenza in caso di mancato accordo con il Regno Unito. Ecco cosa prevede.
L’Unione Europea sembra ormai considerare inevitabile il mancato accordo con il Regno Unito sulla Brexit. A dimostrarlo è il documento pubblicato sui canali ufficiali della Commissione in cui viene illustrato il piano di emergenza in caso di no-deal.
Nel comunicato si legge come la presidente Ursula von der Leyen continuerà a fare il possibile per raggiungere un accordo vantaggioso, ma che al momento la situazione è di grande incertezza, vista anche la scadenza per i colloqui fissata per domenica 13 dicembre.
Per questa ragione la Commissione ha deciso di prevedere alcune misure che garantiscano dal 1° gennaio 2021 di far fronte almeno al primo periodo in cui il Regno Unito non farà più parte dell’UE, garantendo a entrambe le parti alcune norme per attenuare le conseguenze negative derivanti dal no-deal.
Brexit: il piano di emergenza dell’UE in caso di no-deal
Secondo le istituzioni europee, infatti, alcuni settori rischiano di essere colpiti più duramente di altri, ed è necessario stabilire delle regole minime che ne riducano l’impatto.
Le proposte della Commissione riguardano quindi le seguenti aree di intervento:
- Connettività aerea
- Sicurezza aerea
- Connettività stradale
- Pesca
La connettività e la sicurezza aerea, strettamente collegate tra loro, prevedono la possibilità di mantenere reciprocamente la fornitura di alcuni dei servizi delle compagnie aeree tra UE e UK per 6 mesi, garantendo la validità dei certificati di sicurezza degli aeromobili.
Per quanto concerne la connettività stradale, la proposta del blocco comunitario è di assicurare i livelli di base per il trasporto delle merci e delle persone, sempre per 6 mesi.
Per la pesca, una delle materie più contese in questi mesi mesi, la Commissione offre la possibilità di trovare un’intesa provvisoria di accesso delle navi nelle acque territoriali dell’una e dell’altra parte, con scadenza il 31 dicembre 2021, o in qualsiasi momento venga ratificato un accordo quadro.
Pessimismo tra Unione Europea e Regno Unito
L’indizio che il no-deal tra Unione e Gran Bretagna sia ormai dato se non per certo almeno per molto probabile, risiede proprio nella pubblicazione del piano di emergenza.
La Commissione fino ad ora si era opposta alle richieste degli Stati membri di diffondere contenuti del genere, temendo che il Regno Unito potesse trovarli in qualche modo vantaggiosi e stoppare così la ricerca di un negoziato strutturale.
Adesso si attende la risposta di Boris Johnson, il quale ha espresso tutto il suo pessimismo per un accordo, dicendo ai suoi ministri di tenersi pronti per il no-deal.
Inoltre, come ribadito dal primo ministro inglese, il Governo, forte della vittoria del Leave al referendum, è determinato a riprendere il pieno controllo della propria sovranità e non dover sottostare più a nessuna regola europea.
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