In vista della Brexit per autonomi e subordinati che lavorano nel Regno Unito INPS fornisce le istruzioni con il messaggio n° 4805 per il rilascio della certificazione A1 per lavori con termine oltre il periodo di transizione.
In vista della Brexit che sembra ormai vicina INPS pubblica il messaggio n°4805 fornisce istruzioni per chi lavora nel Regno Unito e in particolare per quanto concerne il rilascio delle certificazioni A1 per i periodi di lavoro con termine successivo al 31 dicembre 2020, la fine del periodo di transizione.
Il modello A1 serve a certificare, come si legge sul sito di INPS, che il lavoratore detto distaccato rimanga assicurato ai fini previdenziali nel Paese dell’Unione in cui ha sede l’impresa distaccante o di quello di esercizio dell’attività lavorativa autonoma.
Con l’uscita del Regno Unito mediante la Brexit dall’Unione Europea si rende necessario per INPS il fornire istruzione per i cittadini che lavorano in quel Paese dal momento che si completa la fase di transizione.
leggi anche
Brexit, cos’è? Significato e conseguenze
Brexit: chiarimenti su rilascio certificazione A1
Per i cittadini che si trovano nel Regno Unito in vista della Brexit ufficiale INPS con il messaggio del 22 dicembre fornisce i chiarimenti necessari per il rilascio delle certificazioni A1 per periodi di lavoro il cui termine si colloca in data successiva alla fine del periodo di transizione ovvero dopo il 31 dicembre 2021.
In base a quanto disposto dall’articolo 30, paragrafo 1, lett. e), punto i), e paragrafo 2, del Titolo III dell’accordo di recesso, comunica INPS, “i cittadini dell’Unione europea che esercitano un’attività subordinata o autonoma nel Regno Unito alla fine del periodo di transizione (31 dicembre 2020) e che, a norma del Titolo II del regolamento (CE) n. 883/2004, sono soggetti alla legislazione di uno Stato membro, mantengono detta situazione fintantoché continuino a trovarsi senza soluzione di continuità nella fattispecie sopra descritta.”
In base a tale premessa INPS conferma che le certificazioni A1 pervenute o che giungeranno all’Istituto entro il 31 dicembre 2020 per i periodi di lavoro con data iniziale precedente a quella data e scadenza successiva alla medesima, devono essere accolte e i documenti A1 saranno validi fino alla fine del periodo certificato.
INPA aggiunge nel messaggio che anche per i cittadini provenienti da Paesi terzi può essere rilasciata la certificazione E101 con data finale sempre successiva al 31 dicembre 2020, ma nel limite massimo di 12 mesi in caso di distacco per la durata del periodo certificato.
Brexit: e le richieste respinte?
Sempre in merito alla Brexit e alla certificazione A1 INPS fornisce chiarimenti per quanto concerne le richieste già presentate alle Strutture territoriali competenti e respinte.
Per le richieste di certificazione A1 per periodi successivi al 31 dicembre 2020 non accolte, INPS comunica che le Strutture territoriali di INPS competenti procedono, previa comunicazione al richiedente, alla rettifica d’ufficio mediante l’emissione di una nuova certificazione A1 o anche E101 per l’intero periodo, “purché non vi sia stata soluzione di continuità nella legislazione applicabile già certificata dal modello A1/E101.”
Per maggiori dettagli rimandiamo al messaggio INPS che alleghiamo di seguito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA