Il vaccino Pfizer è arrivato in Italia: ma quali sono gli effetti indesiderati? Ecco tutte le informazioni nel bugiardino reso noto dall’AIFA.
Il vaccino per il Covid realizzato dalla Pfizer BionTech è finalmente arrivato in Italia e nella giornata di oggi - domenica 27 dicembre - sono partite le prime vaccinazioni. Insieme ai vaccini, l’AIFA - Agenzia italiana per il farmaco - ha reso noto anche il bugiardino del vaccino Pfizer-BionTech, ossia quel documento con cui viene fatta chiarezza sulla somministrazione ma anche sui possibili effetti collaterali.
Grazie alla pubblicazione del bugiardino del vaccino Pfizer-BionTech sappiamo finalmente come funzionerà ogni fase della vaccinazione, nonché quali sono i possibili rischi a cui va incontro chi si vaccina. D’altronde, è vero che gli esperti hanno garantito che il vaccino è sicuro, ma come per ogni farmaco ci sono comunque delle percentuali minime di controindicazioni.
A tal proposito, vediamo cosa sappiamo sul vaccino per il Covid che in queste ore ha cominciato ad essere somministrato ai primi italiani (con la campagna vaccinale vera e propria che partirà a gennaio).
Vaccino per il Covid, bugiardino: le informazioni generali per l’iniezione
L’AIFA ricorda che il vaccino, destinato ai cittadini di età pari o superiore ai 16 anni, viene somministrato in due fasi:
- il primo giorno vi è un’iniezione intramuscolare da 0,3 millilitri;
- la seconda iniezione è prevista dopo almeno 21 giorni dalla prima; attenzione, dal momento che non sono disponibili dati riguardanti l’intercambiabilità del vaccino realizzato da Pfizer con quelli di altre case farmaceutiche, è importante che la seconda dose sia dello stesso tipo così da completare il ciclo di vaccinazione.
Il sito preferenziale di iniezione è il muscolo deltoide nella parte superiore del braccio.
Vaccino per il Covid, bugiardino: informazioni sulla conservazione
Come noto, una delle difficoltà maggiori per la campagna vaccinazioni è quella della conservazione del vaccino. Questo, infatti, deve essere tenuto in congelatore ad una temperatura compresa tra i -90° e i -60°, nella confezione originale. Durante la conservazione va ridotta al minimo l’esposizione alla luce solare diretta e alla luce ultravioletta.
Il flaconcino dovrà essere scongelato prima della diluizione; per questo motivo le fiale vanno trasferite in un ambiente a temperatura compresa tra i 2 e gli 8° e per lo scongelamento serviranno almeno 3 ore (in alternativa, per l’uso immediato, i flaconcini possono essere messi per mezz’ora ad una temperatura di 30°).
Vaccino per il Covid, bugiardino: informazioni sull’efficacia
Non sono noti i dati riguardo alla durata della protezione offerta dal vaccino, in quanto sono tutt’ora in corso gli studi clinici volti a stabilirlo. E - come per tutti i vaccini - questo potrebbe anche essere inefficace verso alcuni soggetti.
Va detto poi che per una completa protezione bisognerà attendere almeno 7 giorni dalla somministrazione della seconda dose; questo significa che prima di 30 giorni dalla somministrazione della prima dose non si sarà coperti abbastanza da essere sicuri di non contrarre il Covid.
Vaccino per il Covid: informazioni sulle precauzioni
Prima di procedere con la vaccinazione va accertato lo stato di salute della persona. Non è possibile, infatti, vaccinare i soggetti affetti da uno stato febbrile acuto severo o da un’infezione acuta; non comporta, invece, il rinvio della vaccinazione la presenza di un’infezione lieve o febbre lieve.
Dopo la vaccinazione è raccomandato un attento monitoraggio per almeno 15 minuti. Vi è, inoltre, l’indicazione a non somministrare la seconda dose del vaccino ai soggetti che hanno manifestato anafilassi (reazione allergica) alla prima dose.
Il monitoraggio post vaccino è importante in quanto subito dopo la somministrazione possono verificarsi reazioni correlate all’ansia, quali ad esempio reazioni vasovagali (sincope) e iperventilazione, o reazioni correlate allo stress, come risposta psicogena all’iniezione con ago.
A tal proposito è molto importante adottare precauzioni per evitare lesioni da svenimento.
Vaccino per il Covid: effetti collaterali
Secondo quanto si legge nel bugiardino dell’AIFA, il vaccino non dovrebbe in ogni caso alterare la capacità di guidare veicoli o di utilizzare altri macchinari; tuttavia, c’è il rischio che alcuni effetti collaterali possano influenzare momentaneamente le vostre capacità a riguardo.
Ma quali sono gli effetti indesiderati? Secondo gli studi effettuati, a fronte di uno studio clinico che ha coinvolto 21.744 persone, le reazioni più frequenti sono state le seguenti:
- dolore in sede di iniezione (in meno dell’80% dei casi);
- stanchezza (in meno del 60% dei casi);
- cefalea (in meno del 50% dei casi);
- mialgia e brividi (in meno del 30% dei casi);
- artralgia (in meno del 20% dei casi);
- piressia e tumefazione in sede di iniezione (in meno del 10% dei casi).
Niente di cui preoccuparsi comunque, in quanto tali reazioni sono state generalmente di lieve intensità e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Secondo quanto rilevato dallo studio, comunque, gli effetti indesiderati sono tanto più frequenti all’aumentare dell’età del paziente vaccinato.
Vaccino per il Covid: è sicuro per le donne incinte?
I dati sulle donne in gravidanza sono in un numero limitato, ma gli studi sugli animali non indicano effetti collaterali - né diretti né indiretti - sulla stessa. In ogni caso si consiglia di somministrare il vaccino in gravidanza solamente se “i potenziali benefici sono superiori ai potenziali rischi per la madre e per il feto”.
Per questo motivo, al momento è stato deciso che il vaccino non può essere somministrato alle donne in gravidanza e in fase di allattamento.
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