COVID-19: peggiora la situazione in Spagna e Madrid torna in lockdown. Lo scenario è cupo e si stimano 18.000 disoccupati. Cosa sta succedendo?
La Spagna è in pieno caos coronavirus e Madrid è tornata in lockdown.
Sebbene le restrizioni imposte nuovamente nella capitale siano meno gravi rispetto alla primavera, si può comunque affermare che la città spagnola è la prima in Europa a essere chiusa per la seconda volta.
Il Paese iberico conta ancora 10.000 casi al giorno di COVID-19, venerdì le nuove infezioni sono salite a 11.325 e i morti a 113. In questa situazione, le strutture sanitarie rischiano il collasso. All’ospedale La Paz, tra i più grandi di Madrid, sono occupati tutti i 30 letti per terapia intensiva.
Intanto, il malcontento per il lockdown della capitale cresce, tra la popolazione e i politici. Il bilancio delle chiusure riattivate potrebbe essere pesante: lo scenario è di 18.000 disoccupati. Cosa sta succedendo in Spagna?
Lockdown a Madrid: 18.000 nuovi disoccupati in arrivo?
Non c’è solo la preoccupazione sanitaria a Madrid, protagonista di casi da coronavirus in forte aumento. La paura è che il nuovo lockdown imposto nella capitale dal Governo nazionale si traduca in perdite economiche gravi.
Lo scenario è pessimistico e le autorità regionali madrilene hanno gridato l’allarme: le restrizioni entrate in vigore venerdì 2 ottobre per limitare le infezioni da COVID-19 distruggeranno 18.000 posti di lavoro e 750 milioni di euro di entrate ogni settimana.
Le misure attivate nella capitale riguardano la chiusura dei bar alle 22:00 e la riduzione al 50% della capacità dei ristoranti.
I limiti, che impediscono ai residenti di entrare o uscire da 10 città della regione compresa la capitale, consentono spostamenti solo per lavoro, accompagnamento dei bambini a scuola e visite mediche. Questo significa, per esempio, che a 4,8 milioni di residenti di Madrid sarà impedito di lasciare l’area della città.
I visitatori stranieri possono ancora volare nella capitale.
Gli assembramenti non possono superare il numero tassativo di 6 persone.
A Madrid caos politico e sanitario
L’autorità dell’area di Madrid guidata dai conservatori ha rispettato con riluttanza l’ordine del Governo centrale guidato dai socialisti di vietare i viaggi ad eccezione della scuola, del lavoro, della salute.
Il nuovo blocco durerà almeno 14 giorni e potrebbe essere esteso, se necessario. E questo non piace alle autorità madrilene, che stanno alzando la tensione politica.
Il capo della regione conservatrice Isabel Diaz Ayuso ha lanciato una sfida legale, temendo danni economici e accusando il Governo centrale di aver ecceduto il suo mandato ordinando le misure.
Con l’aeroporto internazionale di Madrid Barajas che resta aperto, Diaz Ayuso ha twittato la sua rabbia al primo ministro: “Da domani si potrà arrivare a Madrid da Berlino ma non da Parla [periferia di Madrid]. Grazie per il caos, Pedro Sanchez”.
Il Governo, però, va avanti per la sua strada: con 850 casi ogni 100.000 persone, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità l’area di Madrid ha il peggior tasso infettivo d’Europa.
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