COVID Italia: presto 1.000 contagi al giorno, parola di esperto

Violetta Silvestri

16/08/2020

L’Italia potrebbe tornare presto ad avere 1.000 contagi al giorno: questa è la previsione sul coronavirus dell’esperto, per niente ottimista.

COVID Italia: presto 1.000 contagi al giorno, parola di esperto

Più che un’ipotesi, è una certezza per l’esperto: 1.000 casi di positivi al giorno saranno realtà tra qualche settimana.

Il quadro sul coronavirus in Italia che ha appena dipinto il professor Andrea Crisanti non lascia molto spazio all’ottimismo: considerando l’andamento di agosto, il ritmo dell’epidemia non si fermerà facilmente. E i 500 nuovi contagiati in 24 ore potrebbero verosimilmente raddoppiare.

Alle voci preoccupate del ministro Speranza, di governatori di alcune Regioni e di virologi si è aggiunta quella dell’esperto in microbiologia.

Il bilancio di 1.000 positivi al giorno è vicino anche per l’Italia, come sta avvenendo in Europa, ecco perché.

Perché in Italia ci saranno presto 1.000 contagi al giorno

C’è molta preoccupazione in Italia in questa fine estate: il coronavirus sta tornando a contagiare in modo allarmante.

Lo ha spiegato il professor Crisanti a Il Messaggero:

“Non sono ottimista, mi pare evidente che nel giro di 10-20 giorni arriveremo ad almeno 1.000 casi positivi giornalieri. Più i nuovi positivi aumentano, più crescono le possibilità di avere pazienti in terapia intensiva. E di vedere un incremento dei decessi, purtroppo”

Certo, i numeri che si stanno registrando in queste settimane sono ancora sostenibili a livello sanitario e ospedaliero e, soprattutto, ben lontani dai dati europei (in Francia il 15 agosto ci sono stati 3.000 positivi in 24 ore).

Tuttavia il trend non è buono nemmeno nel nostro Paese, proprio come aveva già avvertito l’Istituto Superiore della Sanità.

Il peggioramento c’è perché, ha detto Crisanti: “il ritmo di crescita è costante, mi pare improbabile che si riesca a frenare”.

Il risultato zero contagi era possibile, ma adesso, complici le vacanze estive e la tanto discussa movida, il traguardo è lontano. E questo, secondo il professore, è davvero una sconfitta per il Paese. Non a caso, i pazienti gravi si stanno ripresentando, così come quelli in terapia intensiva.

Sta facendo notizia il caso di giovani in Puglia contagiati e in condizioni gravi. Cosa fare allora?

Il professore non ha dubbi che bisognava intervenire in tempo su discoteche e rientri dall’estero. Ora lo scenario non può che peggiorare.

Coronavirus: in Italia ora si teme il peggio

Il ministro Speranza è tornato a fare un appello accorato ai giovani affinché vengano rispettate le regole basilari di sicurezza.

Con l’apertura delle scuole a settembre, che non può essere rimandata, ora si teme davvero il peggio.

Purtroppo, come indicato dal professor Crisanti, una situazione del genere poteva essere evitata. L’allerta di oggi, a suo avviso, è frutto di una fretta a riaprire senza dovuti controlli e in mancanza di una gradualità, in nome del turismo.

Le discoteche sono pericolosissime per l’esperto:

“Di questa cosa delle discoteche aperte io non mi capacito. Andrebbero chiuse immediatamente, e mi dispiace per gli imprenditori e per chi vi lavora. Prevediamo degli aiuti economici, per carità, ma la discoteca non deve funzionare. Non solo andrebbero chiuse, ma proprio non dovevano aprire”

E poi bisognava attivare protocolli di sicurezza per chi entra in Italia prima di adesso, anche pretendendo la chiusura di alcune frontiere.

Quello che invece sta accadendo, mette in chiaro uno scenario pessimistico e da probabili 1.000 contagi al giorno presto. Crisanti, infatti, ha ribadito che la situazione sarà di nuovo critica quando:

“Si passerà dalla trasmissione a focolaio a trasmissione diffusa. Mi spiace, ma a quel punto dovrà essere chiaro che le zone, le aree, in cui capiterà questo dovranno essere chiuse immediatamente. Non ci sarà alternativa ai lockdown locali”

Cosa ci aspetta in questa fine estate? Il coronavirus in Itali rischia di non essere più sotto controllo.

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