Cambiamento climatico: quali conseguenze sul lavoro?

Teresa Maddonni

13/08/2021

Il cambiamento climatico impatta sul mondo del lavoro: dai rischi per la salute dei lavoratori agli stravolgimenti che riguardano alcuni settori produttivi, vediamo quali sono le conseguenze.

Cambiamento climatico: quali conseguenze sul lavoro?

Di cambiamento climatico e riscaldamento globale si parla in questi giorni, con la Terra che brucia, purtroppo letteralmente.

Si torna così a parlare anche delle conseguenze del cambiamento climatico sulla vita delle persone e quindi anche sul lavoro.

Il cambiamento climatico incide sul mondo del lavoro avendo degli effetti negativi sull’occupazione e sulla produttività oltre a rappresentare un rischio per la salute dei lavoratori.

Le alte temperature in estate, come quelle che stiamo registrando alle porte di Ferragosto, rendono alcuni lavori, già di per sé usuranti, estremamente pericolosi.

A spiegare quali sono gli effetti e le conseguenze del cambiamento climatico sul lavoro è la confederazione europea dei sindacati Etuc, European Trade Union Confederation. Lo ha fatto con la guida dello scorso anno dal titolo “Adattamento ai cambiamenti climatici e mondo del lavoro”. Vediamolo nel dettaglio.

Cambiamento climatico e impatto sul lavoro: i settori più a rischio

Il cambiamento climatico impatta negativamente sul lavoro e ci sono dei settori maggiormente a rischio.

Tra i settori più a rischio, sostiene la confederazione europea dei sindacati, vi sono quelli legati alle risorse naturali. In primis a risentire del cambiamento climatico vi sono agricoltura e silvicoltura. Con il riscaldamento globale la pesca è minacciata dall’innalzamento del livello dei mari e dall’acidificazione degli oceani che andranno a limitare la biodiversità.

Non solo il cambiamento climatico, che innesca catastrofi naturali, secondo la guida di Etuc andrebbe a sconvolgere settori quali:

  • fornitura di energia e acqua;
  • edilizia;
  • trasporti e turismo;
  • settore manifatturiero;
  • industria.

Le catastrofi, stretta conseguenza dei cambiamenti climatici, “distruggeranno infrastrutture critiche e vite umane, mettendo sotto ulteriore pressione servizi di emergenza e soccorso, il settore sanitario e altri servizi pubblici. Si prevede che la probabilità della maggior parte dei tipi di eventi estremi cambi in modo significativo, incidendo a sua volta sulle società bancarie e assicurative.”

Cambiamento climatico e lavoro: i rischi per la salute dei lavoratori

Etuc mette in evidenza anche i rischi per la salute dei lavoratori derivanti dal cambiamento climatico e di cui dicevamo in apertura, impattando anche sulle condizioni di lavoro e sulla produttività.

Le persone, sottolinea la ricerca, lavorano meglio a una temperatura tra i 16 e i 24 gradi e molto dipende dal tipo di lavoro svolto.

Le alte temperature inoltre aumentano la stanchezza e determinano il calo della vigilanza il che può chiaramente significare un aumento incidenti sul lavoro. I lavoratori, proprio a causa di queste problematiche, possono incorrere in infortuni quali:

  • inciampo;
  • urto o altra perturbazione del movimento;
  • caduta da luoghi sopraelevati;
  • rischi legati alla caduta di oggetti;
  • movimentazione meccanica;
  • rischi stradali in missione;
  • rischi legati alla circolazione interna dei veicoli;
  • movimentazione di prodotti chimici;
  • operazioni legate all’elettricità e altro.

Ad aggravare i rischi potrebbe contribuire una cattiva organizzazione del lavoro:

  • mantenimento dell’orario di lavoro durante le ore più calde della giornata;
  • condizioni di pausa inadeguate;
  • lavorare con superfici calde.

Lo stress termico, sottolinea il report, e gli eventi atmosferici estremi determinati proprio dal cambiamento climatico, interesseranno principalmente i lavoratori che operano all’aperto e che svolgono attività gravose.

A essere più a rischio sono i lavoratori dei settori quali:

  • agricoltura;
  • edilizia.

Nella ricerca si legge:

“L’esperienza dimostra che anche i lavoratori negli uffici possono essere colpiti se l’edificio è privo di un corretto isolamento o di un sistema di raffreddamento/ventilazione.”

Etuc indica tra le misure di prevenzione per ridurre le conseguenze del cambiamento climatico sul lavoro:

  • modifica dell’orario;
  • organizzazione del lavoro;
  • investimenti in attrezzature adeguate;
  • accesso all’acqua.

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# Lavoro

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