La Campania è in zona rossa. Ecco cosa cambia e cosa significa questa decisione del Governo per i cittadini campani.
Con un’ordinanza del Ministero della Salute la Campania è diventata zona rossa. Ma cosa significa, cosa cambia per i residenti?
La decisione è arrivata a seguito dell’osservazione dei dati del monitoraggio ISS relativo alla settimana dal 2 all’8 novembre, in cui era stato osservato un pericoloso aumento della curva dei contagi e un peggioramento degli altri parametri che guidano il Governo a suddividere le Regioni in zona rossa, arancione e gialla.
Dopo il parere del Comitato tecnico scientifico, la situazione epidemiologica campana è stata categorizzata nel livello d’allarme massimo, dove le misure anti coronavirus sono le più rigide. L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza ha un termine, ma ciò non toglie che questa possa essere rinnovata.
Campania zona rossa, cosa significa?
Ma cosa significa per la Campania, e in generale per tutte le Regioni inserite nella stessa zona, essere in zona rossa?
Sin da quando la Campania è passata ufficialmente in zona rossa, queste sono le regole che ogni cittadino residente, i negozi e in generale tutta la Regione deve rispettare:
- chiusura di scuole e università,
- didattica a distanza a partire dalla seconda media fino alla quinta superiore,
- chiusura dei negozi, ad eccezione degli esercizi che vendono servizi essenziali (ovvero supermercati, alimentari, farmacie, tabacchi, edicole e così via),
- aperti parrucchieri e barbieri,
- centri estetici chiusi,
- ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi (consentite solo la consegna a domicilio e l’attività d’asporto),
- sospese tutte le attività sportive, anche in centri sportivi e circoli sportivi,
- corsa e passeggiate consentite nei pressi della propria abitazione, con la mascherina e rispettando la distanza di sicurezza di almeno un metro.
Per quanto riguarda gli spostamenti, l’ultimo DPCM prevede quando segue per le Regioni in zona rossa:
- gli spostamenti sono vietati, sia in entrata che in uscita, anche nella stessa città,
- i motivi per cui si può uscire sono «comprovati motivi di lavoro o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute», accompagnare i bambini a scuola, con immediato rientro presso la propria abitazione, residenza o domicilio,
- obbligo di utilizzare l’autocertificazione per giustificare ogni spostamento al di fuori della propria abitazione.
Con i nuovi ingressi, la zona rossa sarà composta dalle seguenti Regioni:
- Campania,
- Toscana,
- Calabria,
- Lombardia,
- Piemonte,
- Provincia di Bolzano,
- Valle d’Aosta.
Cosa cambia in Campania
Inserita nell’ultimo DPCM in zona gialla, la Campania era chiamata dal Governo Conte - al netto delle ordinanze aggiuntive del presidente della Regione De Luca - a seguire le seguenti regole:
- coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina (permessi gli spostamenti solo per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità),
- centri commerciali chiusi nei weekend e nei festivi,
- didattica a distanza totale per tutte le classi delle scuole superiori,
- capienza massima sul trasposto pubblico al 50%,
- musei e mostre chiusi, insieme a teatri e cinema,
- chiusura obbligatoria per bar e ristoranti alle 22, servizio al tavolo fino alle 18.
Ad eccezione delle regole più restrittive - che annullano quelle più blande appena riportate - queste regole continuano a valere anche per le Regioni in zona rossa.
Campania zona rossa insieme alla Toscana, la decisione
La Campania è entrata in zona rossa con un’ordinanza che ha stabilito l’ingresso - sempre in zona rossa - anche per la Toscana, nonché il passaggio in zona arancione per Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche.
Non è stato reso noto il motivo per cui la Regione meridionale ha saltato il passaggio dalla zona intermedia, ma proprio questo sembra essere stato uno dei motivi di scontro fra il Governo e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
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