Capodanno in busta paga: cosa spetta e come viene pagato il 1° gennaio 2022

Simone Micocci

29 Dicembre 2021 - 09:54

Il Capodanno 2022 cade di sabato: cosa cambia per il lavoratore dipendente? Ecco cosa aspettarsi in busta paga.

Capodanno in busta paga: cosa spetta e come viene pagato il 1° gennaio 2022

Tutto pronto per l’arrivo del nuovo anno nel fine settimana: sabato 1° gennaio è Capodanno, un giorno festivo a tutti gli effetti (a differenza della Vigilia). Tuttavia, essendo un sabato, per molti - ossia per coloro che già solitamente non lavorano nel fine settimana - si tratterà di un festivo non goduto.

Si parla di “festivo non goduto” quando il lavoratore non gode del riposo extra garantito dalla festività in quanto già secondo il proprio orario di lavoro quella giornata sarebbe risultata non lavorata. Una situazione che quest’anno riguarderà molti lavoratori, appunto perché - com’è già stato per il 25 dicembre - quest’anno il Capodanno cade di sabato.

E c’è una grande differenza quando il festivo non goduto coincide con un sabato, rispetto a quando invece cade di domenica: solamente in uno dei due casi, infatti, spetta una maggiorazione in busta paga, mentre nell’altro si ha diritto solamente a un riposo compensativo.

Capodanno in busta paga: cosa spetta nel 2022

Il 1° gennaio è un giorno festivo a tutti gli effetti: questo significa che il lavoratore ha diritto ad astenersi dall’attività lavorativa, e quella giornata verrà considerata in busta paga al pari di quelle lavorate.

Questo vale per tutte le volte che il Capodanno cade in un giorno lavorativo: diversamente, quando appunto coincide con il riposo settimanale o con la domenica, si parla di festività non goduta.

Coloro che solitamente lavorano anche il sabato, quindi, il 1° gennaio 2022 potranno fermarsi: tuttavia, in busta paga il Capodanno verrà considerato, e pagato, come se fosse stato un giorno lavorato.

Diversamente, per coloro che il sabato non avrebbero comunque lavorato, si parla di festività non goduta. Come anticipato, c’è una differenza tra quando questa cade di sabato rispetto alla domenica:

  • di sabato, salvo che per i CCNL che prevedono un trattamento di maggior favore equiparando il festivo non goduto del sabato a quello della domenica, non vi è una maggiorazione in busta paga, in quanto il lavoratore ha diritto solamente a un giorno di riposo in più, una sorta di compensazione per il festivo non goduto, di cui può godere quando preferisce;
  • di domenica, invece, il festivo non goduto viene considerato al pari di un giorno lavorato. Spetta, quindi, una maggiorazione in busta paga in quanto in quella settimana si considera un giorno di lavoro in più. Una situazione che ci ritroveremo il prossimo anno, quando appunto il Capodanno 2023 cadrà di domenica.

Questo quanto riconosciuto a coloro per cui il Capodanno 2022 sarà una festività non goduta; ma cosa succede, invece, a chi lavora anche il primo dell’anno?

Capodanno lavorato: cosa spetta al lavoratore

Essendo un giorno festivo, spetta al lavoratore dipendente decidere - in accordo con il datore di lavoro - se rinunciare all’astensione lavorando regolarmente. Una situazione propria a diversi settori: si pensi a quello della ristorazione che quest’anno riparte dopo un Capodanno 2021 contrassegnato dalle restrizioni.

Ebbene, in questo caso la regola generale vuole che il lavoratore abbia diritto, oltre alla normale retribuzione, anche a una maggiorazione. Sono i singoli CCNL a stabilire la misura della maggiorazione per giorno festivo: ad esempio, per chi lavora nel settore della Ristorazione vi è una maggiorazione del 20%, mentre per Commercio e Terziario sale al 30%.

Bisogna interrogare il proprio contratto, quindi, per capire quanto spetta per il giorno festivo lavorato: basti sapere comunque che per quella giornata avete diritto a un aumento di stipendio e, ma solo in alcuni settori, anche a un riposo compensativo di cui godere in un secondo momento.

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