Indicazioni ufficiali per l’ultimo dell’anno. Le restrizioni toccano le discoteche e le feste di piazza. Solo raccomandazioni invece per i party privati.
Dopo il dietrofront di moltissimi comuni che, in totale autonomia, avevano annullato i consueti festeggiamenti di piazza con fuochi d’artificio per l’ultimo dell’anno, adesso arriva anche l’obbligo nazionale di sospendere queste ed altre forme di festeggiamento collettivo per Capodanno.
Vietate anche feste in discoteca e sale da ballo per salutare il 2021 e accogliere il 2022: il picco di contagi delle ultime settimane mette in guardia il governo e allerta gli enti sanitari.
Secondo quanto sarebbe stato comunicato durante la cabina di regia del 23 dicembre inoltre la diffusione di Omicron in Italia è del 28,2%. Questi valori, emersi come prima grossolana analisi del flash survey svolto dall’Iss il 20 dicembre, hanno portato il ministro Speranza a proporre una misura restrittiva che equipara i vari territori della penisola riunendoli sotto la bandiera della precauzione e della cautela.
Che fine fanno però feste private? Per le riunioni con parenti e amici ci sono delle specifiche regole da seguire?
Chiudono le discoteche e i gestori reclamano
L’annuncio del ministro della Salute Speranza nella conferenza stampa tenutasi dopo il Consiglio dei ministri lascia poco spazio alle interpretazioni:
«Resteranno chiuse fino al 31 gennaio prossimo le attività di sale da ballo e discoteche e attività similari».
Già quando si ipotizzava la possibilità di mantenere aperte le attività a patto di richiedere ai presenti l’esito di un tampone in aggiunta al Green pass, molte voci si erano sollevate. Prevedibilmente, allo stato attuale delle cose, le associazioni di categoria sono nuovamente insorte puntando il dito contro proprio contro il governo.
Il commento del presidente del Silb, il sindacato dei locali da ballo Emilia Romagna, Gianni Indino a tal proposito è stato piuttosto incisivo:
“Per noi Capodanno vuol dire il 15% della stagione, era l’ossigeno per mantenerci in vita. È la pietra tombale. È un provvedimento miope: chiude la notte corretta, controllata e si favorisce il proliferare di un vorticoso giro di feste semi private e del tutto abusive”.
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Napoli apripista: si ripiega sulla diretta tv
Negli scorsi giorni moltissimi sindaci si erano già portati avanti cancellando programmi già annunciati in nome del proprio “senso di responsabilità”.
La prima decisione a livello regionale però era arrivata solo con il posizionamento di De Luca che, con la firma di una ordinanza vincolante, aveva vietato le feste e gli spettacoli di piazza nel periodo natalizio e a Capodanno in tutta la Campania.
Al posto del concerto in piazza del Plebiscito a Napoli quindi, per volontà del sindaco Manfredi, quest’anno ci sarà uno spettacolo senza pubblico che si terrà al Maschio Angioino e che sarà trasmesso in tv sulle reti private napoletane.
Sempre in diretta tv anche il Capodanno 2022 di Bari che però dovrà annullare la partecipazione del pubblico finora prevista.
Le parole di Speranza e le indicazioni per i privati
Speranza ha invitato tutti alla “massima attenzione, prudenza, mascherine, igiene e distanziamento” anche se si è vaccinati e magari in procinto di ricevere la terza dose. Una certezza in più non fa mai male. Un test di controllo potrebbe comunque rassicurare voi e i vostri cari e migliorare la qualità del tempo trascorso insieme.
Tra tamponi molecolari e antigenici però qual è quello maggiormente consigliato? L’esito garantito dal tampone rapido è di tipo quantitativo e quindi non in grado di individuare una carica virale bassa. Il caso di un falso negativo è quindi il rischio maggiore. A livello di affidabilità infatti si parla di un range che va dal 30% al 50% contro il 90%–100% dei test molecolari. A distinguere i due è anche la validità: 48 ore per i rapidi e 72 ore per i molecolari.
Sebbene quindi non sia stato imposto per norma di legge nessun tipo di regolamentazione per cenoni e pranzi di Natale con familiari ed amici, la via del tampone resta la più calda raccomandazione che il Governo e gli esperti possano fare per preservare la salute collettiva.
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