Il 2020 porta con sé una nuova tassa per i fumatori di sigarette fai da te, per effetto della quale sarà vietata la vendita di filtri e cartine nei supermercati. Questi potranno essere acquistati solo in tabaccheria. Così stabilisce la nuova legge di Bilancio.
Nuova tassa per i fumatori: a partire dal 1° gennaio 2020 sarà possibile acquistare cartine e filtri per le sigarette fai da te esclusivamente presso le tabaccherie e non più nei supermercati. Lo prevede il primo provvedimento attuativo della Legge di Bilancio 2020.
Allo stesso modo la vendita è vietata anche nei negozi etnici e in tutti gli altri esercizi, anche online, che non siano tabaccherie autorizzate. Questo è l’effetto della nuova imposta decisa della manovra finanziaria sulla vendita dei prodotti necessari per le sigarette in tabacco fino trinciato.
Cartine e filtri non ancora venduti sugli scaffali dei supermercati, e quindi non assoggettati alla nuova imposta, potranno essere restituiti ai produttori o ai fornitori con la possibilità di rimborso.
Secondo le stime del Governo, le nuove regole sulla vendita degli accessori per le sigarette fai da te farà entrare nelle casse dello Stato circa 30 milioni di euro l’anno, anche se probabilmente potrebbe arrecare seri danni alle imprese italiane produttrici di filtri e cartine.
Tassa sulle sigarette fai da te: vietata la vendita di filtri e cartine nei supermercati
Gli effetti della manovra finanziaria iniziano già a farsi sentire. Con il nuovo anno sarà vietata la vendita dei filtri e delle cartine necessarie per “rollare” le sigarette fai da te nei supermercati, negli shop online e in quelli etnici, ad esempio quelli cinesi che vendono anche prodotti per la casa. La vendita sarà autorizzata unicamente nelle tabaccherie.
Questo per effetto dell’imposta sul “tabacco trinciato a taglio fino” introdotta dalla Legge di Bilancio per il 2020 e controfirmata da Roberta De Robertis, direttrice dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Che fine faranno cartine e filtri sugli scaffali dei supermercati rimasti invenduti? Per ovviare a questo problema, la Manovra prevede che si potrà chiedere il reso della merce invenduta ai produttori/rivenditori di filtri e cartine. Quindi i prodotti per le sigarette fai da te non assoggettati alla nuova imposta perché in commercio prima dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio non potranno in alcun modo essere venduti.
Stretta alla vendita cartine e filtri: i numeri
Dalla relazione tecnica alla Legge di Bilancio appena approvata si evince che la nuova imposta su filtri e cartine farà entrare nelle casse dello Stato poco più di 30 milioni l’anno (30,6 milioni). Questo perché ogni anno gli italiani consumano 5 miliardi di confezioni di cartine e quasi 4 miliardi di filtri.
Facile prevedere che ai produttori di cartine e filtri, invece, la nuova imposta sulle sigarette fai da te causerà perdite notevoli.
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