Caso Cucchi, quanto è costato il processo?

Isabella Policarpio

15/11/2019

Omicidio Cucchi, dopo 10 anni la Corte condanna i carabinieri responsabili del pestaggio. Alla famiglia 300 mila euro di provvisionale in attesa dell’esatto ammontare del risarcimento danni. Ecco i costi del processo.

Caso Cucchi, quanto è costato il processo?

La lunghissima e travagliata vicenda processuale sulla morte di Stefano Cucchi si è finalmente conclusa con l’individuazione dei colpevoli: condannati a 12 anni di carcere per omicidio preterintenzionale i carabinieri responsabili del pestaggio, Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo. Per il maresciallo Roberto Mandolini, invece, la condanna è di falso, per la quale sconterà 8 anni.

Per la famiglia Cucchi, soprattutto per sorella Ilaria che ha instancabilmente portato avanti la battaglia legale, si tratta di un grande traguardo; finalmente gli assassini di Stefano hanno un nome.

Ora che il caso sembra essere arrivato alla risoluzione, si fa la conta dei danni, sia di quelli morali che di quelli economici che la famiglia Cucchi ha dovuto affrontare in questi lunghi 10 anni. Per determinare la cifra esatta del risarcimento danni dovuto sarà necessario rivolgersi a diversi periti ed esperti, data la complessità e la durata de caso. Per il momento, il giudice si è limitato a prevedere una provvisionale - cioè un anticipo sulla somma definitiva - di 100 mila euro per ciascun componente della famiglia Cucchi.

I carabinieri condannati, invece, dovranno risarcire le spese legali al Comune di Roma, che si è costituito parte civile nel processo penale.

A queste somme si aggiunge anche il maxi-risarcimento a cui nel 2013 era stato condannato l’ospedale Pertini di Roma, dove Stefano era morto a causa del pestaggio.

Omicidio Cucchi, ai familiari di Stefano 300 mila euro di provvisionali

Dopo 10 anni di processi, indagini controverse e colpi di scena processuali, il caso Cucchi si è finalmente concluso con la condanna a 12 anni di carcere per i due carabinieri, Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo, responsabili del pestaggio avvenuto nel 2019 dopo l’arresto di Stefano.

Si tratta di una vittoria importantissima per tutta la famiglia Cucchi, soprattutto per Ilaria, che da un decennio combatte contro l’omertà che ha reso il caso Cucchi una vicenda di rilevanza internazionale.

Difficile determinare in maniera esatta l’ammontare dei danni e delle spese legali che la famiglia Cucchi ha affrontato nel corso di questa lunghissima battaglia processuale. Per questa ragione la Corte, per il momento, ha ordinato il solo pagamento di una somma a titolo di provvisionale, ovvero un anticipo sull’importo totale che spetterà alla famiglia Cucchi quando le perizie avranno stabilito precisamente la cifra del risarcimento danni.

Al momento i giudici hanno disposto il pagamento di 300 mila euro, 100 mila euro per ciascun componente della famiglia Cucchi, madre, padre e la sorella Ilaria. Ma, come abbiamo detto, si tratta solamente di un anticipo, la somma totale verrà stabilita in un momento successivo.

Per la sorella di Stefano però la questione non finisci qui; infatti Ilaria ha dichiarato di valutare seriamente di sporgere una querela contro Salvini per aver commentato la sentenza di condanna in maniera del tutto inappropriata.

Caso Cucchi, il Comune di Roma si costituisce parte civile: il risarcimento

Oltre alle provvisionale alla famiglia Cucchi, madre, padre e sorella di Stefano, anche il Comune di Roma Capitale si è costituito parte civile nel processo penale per chiedere il risarcimento ai carabinieri coinvolti nell’omicidio.

Il giudizio ha stabilito che Alessio Di Bernardo, Roberto Mandolini e Raffaele D’Alessandro dovranno pagare complessivamente al Comune di Roma 36.500 euro, da dividere in misura proporzionata al grado di responsabilità nel caso. La somma indicata è pari all’ammontare delle spese legali di cui hanno usufruito durante i vari processi.

Ospedale Pertini condannato a risarcire un milione e 340 mila euro: la sentenza del 2013

La provvisionale per i familiari di Stefano e il risarcimento delle spese legali in capo ai due carabinieri condannati non sono le uniche voci che vanno a comporre l’aspetto economico-risarcitorio del caso Cucchi.

Già nel 2013 i giudici avevano condannato l’ospedale romano Pertini a risarcire a madre, padre e sorella di Cucchi la cifra di un milione e 340 mila euro. Stefano Cucchi, infatti, morì il 22 ottobre del 2019 proprio in un letto del Pertini, dove lavoravano i medici colpevoli di aver collaborato a nascondere la verità sul pestaggio del ragazzo.

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