Caso Khashoggi, Erdogan: “È omicidio politico”

Marco Ciotola

23/10/2018

Secondo il Presidente turco si tratterebbe di un colpo attentamente pianificato da parte saudita quello che ha portato alla morte del giornalista Jamal Khashoggi. Particolari raccapriccianti

Caso Khashoggi, Erdogan: “È omicidio politico”

L’omicidio di Jamal Khashoggi non è opera di “cani sciolti”, ma si tratta di un’azione di stato attentamente pianificata, con tanto di sopralluoghi nella foresta di Belgrado per stabilire il luogo di sepoltura del corpo.

È questo il pensiero del Presidente turco Erdogan, che ha scelto lo scenario parlamentare per esprimere il suo parere riguardo al caso internazionale rappresentato dalla morte del giornalista saudita, che secondo il leader di Ankara costituirebbe senza mezzi termini un omicidio politico, pianificato nel dettaglio dal governo di Riad.

L’ipotesi era stata prefigurata con dovizia di particolari già nei giorni scorsi dal leader dell’opposizione turca Dogu Perincek, che aveva parlato con sicurezza di un corpo, quello del giornalista, fatto a pezzi e poi seppellito, così come diffuso anche da Sky news.

Erdogan sull’omicidio Khashoggi: azione studiata da Riad

Le parole di Erdogan hanno fatto riferimento a un “commando” di 15 persone proveniente da Riad, con la sola intenzione di portare a termine l’omicidio del giornalista.

Un commando composto da “servizi segreti ed esperti di medicina legale, tra cui un uomo che somigliava al giornalista”, che paleserebbe con maggior forza le volontà di depistaggio da parte saudita.

“Quindici uomini sono arrivati dall’Arabia Saudita, tra loro c’erano anche alcuni ufficiali; lo scopo era unicamente quello di preparare l’omicidio. Il giorno prima, il primo ottobre, hanno fatto anche un sopralluogo nella foresta di Belgrado e nella zona di Yalova, per individuare un possibile luogo di sepoltura.”

Ma non è tutto. Secondo Erdogan infatti le telecamere sarebbero state disattivate e i dipendenti allontanati con una scusa; il tutto per portare a termine un omicidio pensato a tavolino già da molto.

Ancora più particolareggiato e grave al riguardo è il parere delle autorità turche, convinte che il cadavere del giornalista sia stato fatto a pezzi e trasportato fuori dalla Turchia da Maher Abdulaziz Mutrib, guardia del corpo del principe.

Mutrib avrebbe quindi viaggiato con una valigia contenente parti del corpo di Khashoggi, così come diffuso anche da diversi media turchi nelle ultime ore.

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