Cassa integrazione: dall’INPS in tre mesi sarebbero arrivati 15 miliardi di euro per 11 milioni di persone, in cui rientrano anche gli altri bonus COVID-19. Questa è la difesa di Tridico dopo i giorni di polemiche sui ritardi nei pagamenti della CIG.
Per la cassa integrazione, insieme agli altri bonus COVID-19, sono arrivati 15 miliardi di euro dall’INPS in tre mesi.
Questa è la difesa del presidente INPS Pasquale Tridico dopo i giorni di polemiche sui ritardi nei pagamenti della cassa integrazione, dei bonus 600 euro, dei 134mila che ancora attendono e dello scandalo del documento interno all’Istituto che sembrava raccontare una realtà diversa da quella ufficiale.
Eppure Tridico, intervenuto nella trasmissione domenicale di Lucia Annunziata Mezz’ora in più, ha confermato i dati diffusi da INPS facendo il punto sui pagamenti della cassa integrazione in termini di numeri e tempistiche evidenziando il lavoro fatto dall’Istituto e dal governo in una situazione unica e di difficile gestione.
Cassa integrazione: dall’INPS 15 miliardi di euro per 11 milioni di persone
Cassa integrazione: dall’INPS sarebbero arrivati già 15 miliardi di euro per 11 milioni di persone comprensivi anche delle altre indennità COVID-19 previste dal governo.
Si è difeso il presidente Tridico dalle polemiche di cui l’Istituto da lui guidato è oggetto per i ritardi nei pagamenti della cassa integrazione. Il presidente INPS intervenendo a Mezz’ora in più ha dichiarato:
“11 milioni di persone sono state pagate tra bonus e CIG per 15 miliardi di euro.”
E in particolare sulla cassa integrazione ha dichiarato:
“Le persone che non hanno ricevuto la CIG, almeno una prestazione, sono 25 mila al 31 di maggio. Sono posizioni che noi stiamo valutando, perché sono anche difficili, sono errate, sono da valutare.”
Così Tridico conferma la posizione ufficiale dell’Istituto per il quale sarebbero solo 25mila le persone che sono ancora in attesa della cassa integrazione. E i 134mila di cui si è parlato nelle ultime ore?
Tridico chiarisce che ci sono persone che hanno mandato la domanda a giugno e il mese è ancora in corso motivo per cui non sono state ancora liquidate. E ha aggiunto sempre sulla cassa integrazione, che sembra al momento il punto debole dell’Istituto:
“È stata pagata in gran parte dall’INPS e per 4,7 milioni è stata anticipata dalle aziende. Che le aziende anticipino la cassa integrazione è una regola. Abbiamo il pagamento diretto che ha funzionato molto per 5,3 milioni di prestazioni. Per oltre 4 milioni invece le aziende hanno anticipato, ma sono soldi che rientreranno attraverso contributi che non devono pagare.”
Non solo cassa integrazione: altre prestazioni INPS
Non c’è solo la cassa integrazione al centro della questione, ma ci sono anche le altre prestazioni erogate da INPS per l’emergenza COVID-19.
Tridico ha dichiarato infatti che i bonus pagati tra marzo e aprile sono stati 4 milioni. Inoltre è stato pagato anche il reddito di emergenza. Il presidente INPS ha aggiunto:
“Ogni prestazione che noi paghiamo ha la firma di un dirigente, si rischia sempre un danno erariale.”
E ha concluso:
“Abbiamo pagato 5,3 milioni di prestazioni di CIG, 450.000 assegni per i congedi, si tratta di 11 milioni di persone.”
Tridico si è poi lasciato andare ai ringraziamenti evidenziando come l’INPS si sia dimostrato “il cuore sociale del welfare” italiano.
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