Sport e certificato medico: ecco le linee guida secondo le direttive del Ministro della Salute Lorenzin sugli obblighi del certificato di «sana e robusta costituzione» per palestre, piscine e strutture sportive in genere.
Una volta c’era la «sana e robusta costituzione», adesso c’è una gran confusione alla quale il Ministro Lorenzin ha cercato di trovare una soluzione alcuni mesi fa.
Sono state approvate infatti lo scorso anno le linee guida che modificano la disciplina dei certificati medici per attività sportiva non agonistica per il 2015 e gli anni successivi.
Secondo le nuove disposizioni sarà obbligatorio fornire alla struttura sportiva un certificato medico soltanto per coloro che svolgono attività sportiva non agonistica; al contrario non è obbligatorio per coloro che svolgono attività ludico-sportive a livello amatoriale.
Altro discorso ovviamente per coloro che vivono lo sport a livello professionistico.
Confusione sui certificati medici per attività sportiva
Il Ministro Lorenzin a suo tempo ha rilasciato una nota specificando che le linee guida approvate
sono volte a superare una serie di difficoltà interpretative che si sono nel tempo registrate da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, dei medici specialisti in medicina dello sport, nonché degli operatori che gestiscono le palestre, sull’ambito di applicazione delle disposizioni normative relative alla certificazione sanitaria per chi esercita attività sportiva.
Silvestro Scotti, vicesegretario della Federazione dei medici di medicina generale infatti spiega che a volte «I pazienti ancora ci domandano un documento che praticamente non esiste».
In alcune strutture sportive, palestre o piscine infatti, per poter effettuare l’iscrizione è ancora necessario il certificato medico. Questo, spiega il rappresentate dei medici, avviene perché molte palestre pensano di essere tutelate in caso di incidenti o malori avendo in mano «un pezzo di carta firmato dal medico». Convinzione, conclude il medico, sbagliata.
Certificato medico per attività sportiva: le linee guida
Per chiarire una volta per tutte per quali discipline sia obbligatorio il certificato medico e sfatare così falsi miti, il Ministro Lorenzin ha approvato delle linee guida «in materia di certificati per attività sportiva non agonistica».
Viene chiarito che l’obbligo di certificazione è riferito solo a chi pratica attività sportiva non agonistica, ovvero: gli alunni che svolgono attività fisico-sportive parascolastiche, organizzate cioè dalle scuole al di fuori dall’orario di lezione; coloro che fanno sport presso società affiliate alle Federazioni sportive nazionali e al Coni; chi partecipa ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale. Per ottenere il rilascio del certificato è stato deciso inoltre che è necessaria l’anamnesi e l’esame obiettivo con misurazione della pressione e di un ecg a riposo effettuato almeno una volta nella vita.
Per coloro che svolgono attività ludico-sportiva presso una palestra o una piscina non è obbligatoria la presentazione del certificato medico così come per chi gioca occasionalmente a calcetto, tennis e altri sport a livello ludico-amatoriale.
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