Champions League ed Europa League vanno avanti: ma per quanto sarà possibile rinviare l’inevitabile decisione di sospendere tutto?
La Champions League va avanti nonostante l’emergenza Coronavirus. Ed è per questo che ci chiediamo: perché? Nella serata di ieri sera abbiamo visto migliaia di tifosi madrileni (ricordiamo che Madrid è uno dei principali focolai per il contagio da Coronavirus in Spagna) andare a Liverpool come se nulla fosse, in deroga a qualsiasi norma di limitazione del contagio.
Il tutto mentre l’OMS dichiarava che il Coronavirus non è più un’epidemia, bensì una pandemia. Ma d’altronde - come dichiarato agli esperti - i contagi aumenteranno presto in ogni Paese ed è per questo che è necessario prendere il prima possibile misure contenitive in ogni parte del globo.
Il campionato di Serie A è sospeso, mentre nella maggior parte delle altre leghe d’Europa si è deciso di andare avanti a porte chiuse. Ma ricordiamo che anche in Italia inizialmente si era optato per le partite senza pubblico, salvo poi fare un passo indietro e sospendere interamente il campionato di calcio visto il peggiorare della situazione.
Non è da escludere, quindi, che anche altri Paesi possano prendere decisioni così importanti e ciò dovrebbe porre la UEFA di fronte ad un importante, ma doveroso, interrogativo: perché non sospendere le competizioni continentali?
Champions League ed Europa League: si va verso la sospensione delle competizioni?
Mentre nella serata di ieri Liverpool e Atletico Madrid si giocavano la qualificazione ai quarti di finale (davanti ad un Anfield gremito), in Serie A si segnalava il primo contagio da Coronavirus: il calciatore della Juventus, Daniele Rugani.
Una notizia che ha fatto sì che i calciatori della Juventus, ma anche dell’Inter (in quanto l’ultima avversaria dei bianconeri in campionato), venissero tenuti in osservazione, con Cristiano Ronaldo che per il momento ha deciso di rimanere in Portogallo per monitorare l’evolversi della situazione.
Una situazione che probabilmente porterà al rinvio della partita tra Juventus e Lione in programma (a porte chiuse) la prossima settimana: se nonostante le ultime notizie sul Coronavirus si dovesse comunque giocare, infatti, saremmo a dir poco stupiti.
Basti pensare che con la positività di Rugani salta anche qualsiasi ipotesi di recupero di Inter-Getafe, gara di Europa League rinviata (insieme a Siviglia-Roma) a data da destinarsi. La UEFA, infatti, stava valutando la possibilità di far giocare la qualificazione ai quarti di finale con un solo match (quindi senza andata e ritorno) da giocare su un campo neutro in data 19 marzo. Un’ipotesi di difficile attuazione adesso, visto che ogni giocatore dell’Inter potenzialmente potrebbe essere stato esposto al contagio.
E se a bloccarsi è uno dei campionati sportivi più importanti - e redditizi - al mondo, come l’NBA (decisione presa dopo che il cestista francese degli Utah Jazz, Rudy Gobert, è risultato positivo al test) ci chiediamo perché non si possa fare altrettanto con Champions ed Europa League.
Le ipotesi di certo non mancano anche se in ogni caso si dovrà cominciare dal rinvio degli Europei di calcio, così da permettere a tutti i campionati di essere regolarmente conclusi (visti gli interessi economici delle varie società) così come pure alle varie competizioni internazionali (Champions ed Europa League comprese).
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