Climate Change, come adattarsi al cambiamento climatico

Martino Grassi

28 Febbraio 2021 - 12:55

Il Climate Change è un fenomeno tanto attuale quanto problematico. Ecco come le aziende agricole dovrebbero adattarsi ai nuovi cambiamenti.

Il cambiamento climatico è un processo inevitabile, che già sta manifestando i suoi effetti, soprattutto nel settore agricolo. Da diversi anni, a causa dell’innalzamento delle temperature le aziende hanno dovuto reinventarsi al fine di adeguare i cicli della natura con i nuovi effetti del Climate Change.

L’incremento delle temperature atmosferiche ha già modificato la durata della stagione vegetativa in molte aree dell’Europa, tra cui l’Italia. Gli effetti del Climate Change si palesano soprattutto nella coltura dei cereali che maturano e vengono raccolti con diversi giorni di anticipo rispetto al passato, spiega l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), ma anche in quelli del vino e dell’olio, due eccellenze del nostro Paese.

Climate Change, come adattarsi al cambiamento

Il cambiamento climatico è un fenomeno tanto attuale quanto problematico. Lo scorso anno è stato il più caldo mai registrato fino ad ora, contendendosi il primato con il 2016, secondo quanto riferito dal programma UE Copernicus Climate Change Service. In linea di massima gli ultimi 7 anni sono stati tutti in testa alla classifica per essere stati i più caldi, basta considerare infatti che dall’era preindustriale le temperature sono aumentate di 1,25°C, e solamente tra il 2019 e il 2020 si sono alzate a livello globale di 0,4°C.

Davanti a dei cambiamenti così rapidi dell’ambiente è necessario che anche le aziende, soprattutto quelle del comparto agricolo, attuino dei cambiamenti in grado di rispondere alle esigenze della terra, massimizzando le rendite economiche e il benessere del nostro pianeta. Ed è proprio di questo parere anche Aldo Dallavalle, titolare dell’azienda agricola Finigeto, secondo il quale “negli ultimi anni, con il cambiamento climatico, per stare al passo con i tempi e per dare visibilità alla propria azienda bisogna sempre fare qualcosa di diverso”.

Dellavalle continua poi citando Darwin, secondo cui non è la specie più forte a resistere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento e proprio per questo motivo sempre più aziende stanno cercando di scoprire nuove culture o di adattarne di vecchie ai climi più recenti, spostando le colture ad altitudini più elevate:

“A causa di questo la coltivazione presenti sul territorio si sono spostate ad un altitudine più elevata. Essendo noi un territorio collinare e avendo a disposizione diverse altitudini la coltivazione che veniva fatta a 200 metri sul livello del mare adesso viene spostata ai 300 metri per permettere alla pianta di avere le stesse caratteristiche climatiche per ambientarsi”.

In sostanza appare ormai evidente che l’adattamento ai cambiamenti climatici deve essere una priorità per il settore agricolo dell’Unione europea e come ha precisato Hans Bruyninckx, Direttore Esecutivo dell’EEA, e “nonostante alcuni progressi, è necessario fare molto di più per fare in modo che il settore stesso si adatti, in particolare a livello di azienda agricola, e le future politiche dell’UE devono essere progettate in modo da facilitare e accelerare la transizione.

In collaborazione con Cinitalia.

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