Diventare bagnino è l’aspirazione di molti amanti del mare e della spiaggia che vogliano trovare un lavoro estivo. Per svolgere questa professione è necessario essere in possesso di una serie di requisiti oltre che conseguire un’abilitazione e un brevetto.
Con l’arrivo della stagione estiva molti si chiedono come diventare bagnino di salvataggio e quali siano i requisiti da possedere e i passaggi da seguire. Questa professione offre soprattutto nella stagione estiva, ma non solo, numerose opportunità di lavoro: infatti la presenza di questa figura professionale è obbligatoria in tutti gli stabilimenti italiani.
Come per ogni professione anche per fare il bagnino è necessario avere una serie di prerequisiti e ottenere un’abilitazione specifica e alcuni brevetti necessari allo svolgimento dell’attività.
Le caratteristiche che un bagnino deve avere sono ben precise e riguardano alcuni aspetti non solo fisici ma anche caratteriali della persona che voglia impegnarsi in questo lavoro.
Compiti del bagnino
Il primo e improrogabile compito del bagnino è la stretta sorveglianza dello stabilimento al cui controllo è preposto oltre che l’eventuale gestione delle emergenze.
Oltre a queste mansioni di base il bagnino deve essere in grado di svolgere una serie di attività correlate:
- tutelare e preservare l’ambiente balneare;
- dare informazioni corrette per prevenire le situazioni di rischio;
- favorire l’educazione ai giusti comportamenti in acqua;
- gestire i rapporti con le Capitanerie di Porto, il 118 e altri enti preposti alla sicurezza e guardia nelle strutture di balneazione.
Il bagnino può lavorare in ambienti diversi e non solo quindi in spiaggia ma anche sul lungomare, nelle aree piscine di villaggi turistici, hotel, parchi acquatici, centri spa e strutture termali.
Requisiti
Diventare bagnino non è così semplice come sembra e non basta saper nuotare e avere un fisico predisposto; occorre dunque avere una serie di prerequisiti necessari all’ottenimento dei brevetti e delle abilitazioni necessari.
Tenendo presente il fatto che prima di tutto è necessario essere in possesso anche di alcune precise doti caratteriali di seguito elenchiamo quali sono i prerequisiti:
- capacità natatorie;
- età compresa fra i 16 e i 65 anni;
- versatilità, autonomia, rapidità nelle decisioni;
- buona autostima e sicurezza;
- cittadinanza italiana, dell’Unione Europea o in possesso di permesso di soggiorno se è cittadino extra UE;
- ottime doti relazionali e capacità di lavorare in team e coordinare un gruppo di lavoro.
Formazione
Per lavorare come bagnino però oltre ai requisiti fisici e caratteriali sopra elencati è necessario conseguire anche l’attestato di “bagnino di salvataggio” a seguito di un corso di formazione a contenuto teorico e pratico.
La Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e la Federazione Italiana Nuoto (FIN) organizzano ogni anno dei corsi formativi con una durata media di circa 40 ore e prezzi tra i 240 e i 270 euro. Al termine del corso si può sostenere l’esame finale al fine dell’ottenimento dell’abilitazione professionale.
Oltre all’abilitazione a seconda del corso scelto si possono conseguire in aggiunta alcuni brevetti di nuoto:
- brevetto P: valido solo in piscina;
- brevetto IP: valido per le Acque Interne (laghi) e piscina;
- brevetto MIP: valido per il mare, le Acque Interne e la piscina.
Questi attestati restano validi per 2 anni al termine dei quali è necessario procedere al rinnovo pagando circa 50 euro alla società presso cui lo si effettua.
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