La cybersecurity è una delle tendenze più calde nel mondo degli investimenti, e il settore è in crescita. Vale la pena sapere come investire. Ve lo spieghiamo con l’aiuto di un esperto.
Il settore della cybersecurity è sempre più sotto la lente internazionale, grazie ai progressi della digitalizzazione. I recenti fatti geopolitici, poi, con la sconvolgente guerra tra Russia e Ucraina, ci sbattono in faccia il rischio di un aumento di minacce e attacchi hacker che può trascinarci in una crisi di sicurezza informatica senza precedenti.
Ma non serve tirare in ballo gli scenari peggiori di una cyberwar per capire l’importanza che la cybersecurity ricopre oggi. Il settore è in forte crescita, e come accade di fronte a mercati così interessanti, sorge spontanea una domanda: come si investe in sicurezza informatica?
Se anche voi avete interesse a investire in cybersecurity ma non sapete come fare, da dove iniziare e se conviene davvero includere titoli legati alla sicurezza informatica nel proprio portafoglio di investimenti, continuate a leggere. Qui di seguito, con l’aiuto di un esperto, vi spieghiamo come funzionano gli investimenti in sicurezza informatica e tutte le cose utili da sapere.
Come investire in cybersecurity
Oggi chi vuole investire in cybersecurity può farlo acquistando azioni (stock) delle società di sicurezza informatica oppure investendo in fondi attivi o passivi (ETF), che forniscono esposizione a un paniere di azioni nel settore della sicurezza informatica.
“I fondi in cybersecurity sono diventati molto popolari tra gli investitori al dettaglio e istituzionali, ci spiega Ben Jones, Senior Index Strategist per il Nasdaq Investment Intelligence, perché forniscono un accesso efficiente ed efficace ai diversi ambiti d’investimento in sicurezza informatica. Entrambe le vie hanno i loro rischi, così come i propri vantaggi e svantaggi”. Jones si occupa di supportare gli sforzi di ricerca e marketing per gli indici Nasdaq, aiutare a costruire nuovi indici o migliorare gli indici esistenti e supportare i partner ETF del Nasdaq e il team di vendita attraverso iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento.
L’ETF L&G Cyber Security UCITS è progettato per fornire esposizione nel settore della cybersecurity, perché mira a replicare la performance dell’indice ISE Cyber Security® UCITS™. Questo indice utilizza la ISE Cyber Security UCITS Index Classification per identificare le società di sicurezza informatica.
Esistono diversi criteri di idoneità per l’inserimento dei titoli nell’indice, tra cui liquidità, ESG e altre attività di screening coinvolte nella metodologia dell’indice. “Ai fini della classificazione fatta dall’ISE Cyber Security UCITS, riteniamo che la sicurezza informatica si occupi di consentire la protezione e la comunicazione sicura tra nodi univoci di Internet, proteggendoli da minacce sia esterne che interne”, continua Jones.
Il determinante di base affinché un’azienda possa essere considerata all’interno dell’ISE Cyber Security Index Classification, infatti, è che lavori per sviluppare hardware e/o software, con lo scopo di salvaguardare file, siti web e reti da accessi non autorizzati e provenienti da origini esterne. Rientrano nella categoria anche quelle aziende che utilizzano questi stessi strumenti hardware e software per fornire consulenza e/o servizi informatici sicuri ai propri clienti.
Investire in cybersecurity: meglio azioni o ETF?
“La scelta dipende dalla preferenza degli investitori e della loro tolleranza al rischio”, risponde Jones. “Gli investitori che desiderano una maggiore concentrazione o controllo possono prendere in considerazione i singoli titoli, mentre gli investitori che desiderano partecipare al più ampio settore della sicurezza informatica, esternalizzando anche la decisione di investimento, possono prendere in considerazione l’esplorazione di fondi attivi o passivi per la loro efficienza e diversità”.
Perché investire in cybersecurity
Per capire se vale la pena inserire titoli legati alla sicurezza informatica nel proprio portafoglio bisogna tenere in considerazione le prospettive di crescita per il settore.
“La crescita della sicurezza informatica è guidata principalmente dalle misure necessarie per contrastare il numero crescente di attacchi informatici che persone, aziende e governi devono affrontare quotidianamente. Continuiamo a vedere un aumento degli attacchi, e la posta in gioco è sempre più alta per coloro che vengono attaccati”, afferma il Senior Index Strategist di Nasdaq.
Secondo i dati Check Point Research nel 2021 c’è stato un aumento settimanale del 50% di attacchi sulle reti aziendali rispetto al 2020. Ma non è finita: una ricerca condotta da IBM in collaborazione con il Ponemon Institute ha rilevato che il costo totale medio di una violazione dei dati è stata di 4,24 milioni di dollari nel 2021, rispetto ai 3,86 milioni di dollari del 2020.
Secondo le stime di Bloomberg Intelligence, la spesa per la sicurezza informatica potrebbe superare i 200 miliardi di dollari entro il 2024, ben più alta della spesa per IT tradizionale, rispettivamente del 9,4% contro il 4,9% (Fonte: Bloomberg Intelligence, analisi di Mandeep Singh, Senior Industry Analyst, August 25, 2021 & IDC).
Questo articolo non è e non vuole essere un consiglio di investimento, ma una guida a scopo informativo. Affidati sempre a un professionista debitamente autorizzato per una consulenza sugli investimenti.
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