Per dimostrare la proprietà di un immobile l’atto di compravendita non basta: occorre ricorrere all’usucapione o all’atto di proprietà. Come fare.
Come si dimostra la proprietà di un immobile? Cos’è l’atto di proprietà?
Dunque, dimostrare di essere il legittimo proprietario di un immobile non è cosa da poco. Infatti, non basta avvalersi dell’atto di compravendita, ma occorre anche dare prova di aver acquistato il bene dall’effettivo proprietario, fino a 20 anni prima (come stabilito dalla Corte di Cassazione nella sentenza 27366/2016).
In pratica, per dimostrare la proprietà di un immobile è necessario soddisfare due condizioni:
- l’atto di proprietà redatto dal notaio;
- la prova di aver ricevuto il diritto dal legittimo detentore del bene.
Oppure, la proprietà dell’immobile può essere dimostrata mediante usucapione, cioè dando prova di aver posseduto il bene nell’ultimo ventennio, anche se il possesso deriva dalla somma dei possessi dei proprietari precedenti.
Come dimostrare la proprietà di un immobile: cos’è l’atto di proprietà
L’atto di proprietà di un immobile è una dichiarazione notarile che serve a dimostrare la proprietà indiscussa di una casa nel momento in cui terzi mettono in discussione la titolarità dell’immobile.
L’atto di proprietà serve a garantire e dimostrare:
- la titolarità della proprietà;
- i titoli d’acquisto relativi all’immobile nell’ultimo ventennio;
- i gravami sull’immobile, come ipoteche e pignoramenti.
All’atto di proprietà vanno allegati anche il certificato catastale di attualità e la planimetria a dimostrazione che l’immobile, allo stato dei fatti, corrisponde a quanto contenuto nella planimetria e la veridicità della rendita catastale indicata.
A cosa serve l’atto di proprietà?
Come abbiamo visto, l’atto di proprietà di un immobile serve a dimostrare chi è il legittimo proprietario di una casa; in pratica, è necessario quando la proprietà viene contestata da terzi che si rivendicano come i proprietari dell’immobile.
Infatti, per dimostrare la proprietà non basta il solo atto di compravendita firmato davanti al notaio (cioè il rogito con il contratto di acquisto), ma serve dimostrare di aver acquistato la casa da chi ne era l’effettivo proprietario e che quest’ultimo a sua volta l’abbia acquistata dal legittimo titolare. Unico modo per farlo è munirsi di atto di proprietà.
Come dimostrare la proprietà di un immobile: atto di proprietà ed usucapione
Quando la proprietà di un immobile viene messa in discussione, il legittimo proprietario può dimostrare la titolarità sul bene anche attraverso l’usucapione, ovvero il possesso pacifico e ripetuto su un bene per un periodo determinato dalla legge. Uno dei casi ricorrenti in cui l’usucapione serve a dimostrare la proprietà sull’immobile è per dirimere i rapporti di vicinato quando più abitazioni sono situate su terreni limitrofi.
In questo caso, basta dimostrare che il possesso dell’immobile abbia raggiunto il ventennio, considerando anche l’arco temporale di possesso dei precedenti titolari. In altre parole, per dimostrare la proprietà attraverso usucapione il proprio possesso va sommato a quello dei precedenti titolari dell’immobile.
In sede di giudizio può accadere che chi si dichiara proprietario di un immobile per usucapione possa vedersi contestare il suo diritto con l’atto di proprietà della controparte.
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