Ispettore del lavoro, cosa fa esattamente e quanto guadagna? Ecco come si diventa ispettore, requisiti, titoli di studio necessari e quali sono le prospettive di guadagno.
Come si diventa, cosa fa e quanto guadagna un ispettore del lavoro? In molti si staranno facendo queste domande, anche perché è da pochi giorni online il bando per partecipare al concorso indetto dal Ministero del Lavoro.
L’ispettore del lavoro è un dipendente pubblico e svolge l’importante funzione di vigilare sul rispetto delle norme a tutela dei lavoratori dipendenti, della sicurezza e della prevenzione dei danni in azienda. Si occupa delle ispezioni e, dove riscontra delle anomalie, può disporre sequestri e avvisare il pubblico ministero affinché intervenga.
Tutte queste mansioni sono svolte in concerto con le forze di Polizia e con la Guardia di finanza, per questo è richiesta una spiccata capacità di organizzazione e lavoro in team.
Per quanto riguarda l’inquadramento professionale, l’ispettore è inserito nel livello C. Vediamo nel dettaglio come si diventa ispettore del lavoro e quali sono le prospettive di guadagno.
Ispettore del lavoro, cosa fa esattamente?
L’ispettore del lavoro è un dipendente pubblico addetto alla vigilanza del rispetto delle norme di diritto del lavoro all’interno delle aziende e ovunque siano impiegati dei dipendenti. Accanto al compito di ispezionare, inoltre, questa figure deve elaborare delle soluzioni normative per rispondere alle inefficienze e stabilire quando è opportuno segnalare il fatto al Pubblico ministero mediante specifica relazione.
Quello dell’ispettore del lavoro è un’occupazione che solitamente coinvolge un team di esperti che offrono le proprie prestazioni congiuntamente, come le forze dell’ordine, soprattutto la Guardia di finanza, e i Sindacati che rappresentano i lavoratori dipendenti.
Per svolgere le sue funzioni, l’ispettore del lavoro deve possedere approfondite conoscenze in campo di sicurezza sul lavoro, prevenzione degli infortuni e contrattualistica del personale.
L’ispettore del lavoro, inoltre, svolge anche il ruolo di Polizia Giudiziaria nell’effettuare sequestri e perquisizioni dove accerta violazioni delle norme di diritto del lavoro e prevenzione degli infortuni.
Come si diventa ispettore del lavoro, il concorso pubblico
L’ispettore del lavoro è un dipendente del Ministero del Lavoro, pertanto per diventarlo occorre superare l’apposito concorso pubblico. Al momento il Ministero ha pubblicato il bando per la copertura di 1.514 posti vacanti, di cui 691 riservati proprio agli ispettori del lavoro.
Per partecipare al concorso e diventare ispettore del lavoro è necessario possedere il diploma di laurea in una delle seguenti discipline: Giurisprudenza, Servizi giuridici, Scienza delle Amministrazioni Pubbliche, Scienze Politiche e relazioni internazionali e titoli equipollenti. Bisogna superare le prove scritte e orali che si basano principalmente su diritto costituzionale e pubblico, amministrativo, diritto del lavoro e legislazione sociale.
Richiesta anche la lingua inglese e buone conoscenze informatiche.
Quanto guadagna un ispettore del lavoro
Un ispettore di lavoro è un dipendente pubblico del Ministero del Lavoro inserito nell’area retributiva C.
L’orario di lavoro normalmente eseguito si basa su 40 ore settimanali ripartite in 5 giorni. Per quanto riguarda la retribuzione, secondo le tabelle ufficiali l’ispettore del lavoro guadagna inizialmente 20mila euro lordi annui, quindi circa 1.600 euro lordi al mese, fino ad arrivare a 30mila euro lordi annui quando cresce il grado di esperienza sul campo e di anzianità.
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