Concorsi pubblici: maxi piano assunzioni approvato dal Consiglio dei Ministri. 24 mila i reclutamenti, di cui 22 mila da parte del Ministero della Giustizia.
Nuove assunzioni con il Recovery Plan, di cui la maggior parte riguardano il settore Giustizia per il quale sono attesi importanti - lato numeri - concorsi pubblici.
Nella serata del 4 giugno 2021, è stato approvato il Decreto Reclutamento, annunciato dal Ministro della Funzione pubblica - Renato Brunetta - come il “decreto per il capitale umano della Pubblica Amministrazione, su come rafforzare i tecnici, i funzionari, i dirigenti, gli ingegneri, i burocrati che dovranno attuare il piano nazionale di ripresa e resilienza”. Sono 24 mila le assunzioni in programma, di cui 500 tecnici esperti che saranno distribuiti tra i vari ministeri e ben 22 mila posti nel settore della Giustizia.
È su questo settore, dunque, che si concentrano - così come tra l’altro previsto dal Recovery Plan - la maggior parte delle assunzioni in programma, tramite concorsi pubblici, nei prossimi mesi e anni.
Vediamo, nel dettaglio, quali sono i profili che saranno reclutati nella Giustizia secondo quanto stabilito dagli ultimi provvedimenti.
Maxi concorso nella Giustizia: tutti i posti previsti dal Recovery Plan
La firma del Decreto Reclutamento fa scattare la macchina delle assunzioni nel pubblico impiego. Un vero “sblocco del turnover”, come annunciato da Brunetta.
Assunzioni a tempo determinato fino al 2026, con la possibilità - come spiegato dal Ministro Brunetta nel corso della conferenza stampa di presentazione del provvedimento - che le figure professionali che lavoreranno per lo Stato italiano possano poi essere presi in considerazione per successivi concorsi.
Anche nel comparto Giustizia le assunzioni saranno a tempo determinato. Nel dettaglio, il Ministero della Giustizia viene autorizzato ad assumere nel periodo che va dal 2021 al 2024 un contingente di 16.500 unità di addetti all’ufficio del processo. Il reclutamento potrà avvenire in due diverse tranche: per ciascuno di questi ci sarà un contratto a tempo determinato della durata di due anni e nove mesi, nel caso del primo scaglione, mentre per il secondo di soli due anni.
A questi si affiancano:
- 5.410 unità di personale amministrativo non dirigenziale;
- 326 addetti alla giustizia amministrativa.
Resta da capire come questi saranno selezionati. Si tratterà di assunzioni veloci e non è detto che ci sarà un concorso come quelli tradizionali.
Assunzioni nella Giustizia: le parole del Ministro Brunetta
Nel presentare il testo del Decreto Reclutamento, Brunetta ha dato anche delle importanti indicazioni su come effettivamente verranno effettuati i reclutamenti (provvisori).
Nel dettaglio, spiega Brunetta, sarà previsto un meccanismo innovativo con standard internazionali prevedendo un’apposita piattaforma di reclutamento. Si tratterà di un portale contenente tutti i Curriculum; tramite il portale verranno poi selezionati i profili migliori, i quali verranno poi messi a disposizione dei titolari dei progetti affinché questi li possano “scegliere, contrattualizzare e farli lavorare con contratti a termine”. Anche per le assunzioni nella Giustizia, quindi, si guarderà ai trascorsi del professionista, alle esperienze maturate e ai titoli acquisiti.
Assunzioni per adesso a tempo determinato: come già anticipato, però, chi verrà selezionato sarà poi inserito in una banca delle professionalità, la quale potrà essere utilizzata successivamente per opportuni concorsi (in questo caso per l’assunzione a tempo indeterminato) da bandire dopo il 2026.
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