Concorso Scuola 2016: la decisione del MIUR di accorpare la procedura concorsuale delle Regioni in cui vi è una limitata disponibilità di posti ha suscitato le proteste dei docenti italiani.
Concorso Scuola 2016: il numero limitato di posti disponibili per alcune classi di concorso e territori ha spinto il MIUR a stabilire gli accorpamenti di alcune Regioni per risparmiare. Immediate le proteste dei docenti di Sardegna, Molise e altre Regioni italiane che dovranno spostarsi altrove per partecipare al concorso pubblico.
All’indomani della pubblicazione dei bandi di Concorso Scuola 2016 che ha messo in palio 63.712 posti in tutta Italia, il ministero dell’Istruzione ha comunicato che, nei territori in cui la disponibilità è limitata ed è prevista scarsa partecipazione, la procedura concorsuale verrà accorpata ad altre Regioni. Tale decisione comporterà numerosi disagi per gli insegnanti che dovranno spostarsi all’interno del territorio nazionale a proprie spese.
Il provvedimento riguarda soprattutto classi di concorso specialistiche, come gli insegnamenti musicali, ma in alcuni casi si riferisce anche a materie più diffuse. Ad esempio per geografia sono individuate tre aree principali: il nord in Lombardia, il centro nel Lazio, il sud in Campania.
Concorso Scuola 2016: le Regioni oggetto degli accorpamenti
Gli accorpamenti delle procedure concorsuali riguarderanno in particolare alcune Regioni italiane. Tra le più colpite ci sono il Molise e l’Abruzzo in cui si svolgeranno solo le prove per i maestri di infanzia e primaria. Per quanto riguarda il sostegno e i posti comuni invece i professori delle due Regioni, tranne rare eccezioni, dovranno spostarsi altrove.
Un’altra Regione che subirà maggiormente gli accorpamenti è la Sardegna: per ben 52 classi di concorso i test si svolgeranno in altri territori come Lazio e Toscana mentre i professori di aeronautica o geologia dovranno sostenere gli esami in Sicilia o addirittura in Veneto.
Concorso Scuola 2016: le critiche agli accorpamenti
Non sono mancate le critiche da parte dei docenti candidati al Concorso, quasi tutti precari che insegnano da supplenti. Questi insegnanti, per partecipare al concorso “itinerante”, dovranno spostarsi a proprie spese e spesso affrontare dei lunghi viaggi. Pino Turi, segretario generale della Uil scuola, ha commentato:
“Come al solito il ministero ha voluto fare da solo. Se ci avesse consultato avremmo potuto trovare delle soluzioni. Ad esempio si poteva pensare di accorpare, dove possibile, classi di concorso diverse nella stessa Regione, oppure far svolgere almeno gli scritti nel territorio di appartenenza, sotto la supervisione di un altro Usr. Adesso non resta che criticare e rimboccarsi le maniche”.
Gli accorpamenti sono l’ultima di una lunga serie di decisioni del MIUR divenute oggetto di polemica: l’ultima è stata l’introduzione del titolo di abilitazione tra i requisiti per partecipare al Concorso Scuola 2016. Il diffuso malcontento tra docenti e studenti è sfociato in una raccolta firme attualmente in corso con l’obiettivo di indire un referendum abrogativo della riforma del sistema scolastico.
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