Concorso religione e novità per la scuola con il decreto Milleproroghe 2022. Ancora un anno per il bando di selezione degli insegnanti da assumere. Vediamo cosa cambia nel dettaglio.
Per il concorso di religione cattolica arriva la proroga del bando con il decreto Milleproroghe 2022 insieme ad altre novità per la scuola.
Di concorso di religione cattolica si parla ormai da tempo, fin da quando nel dicembre del 2020 la ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) hanno siglato l’accordo per il bando ancora non pubblicato.
Con il decreto Milleproroghe approvato nel Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2021 si prevede la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2022, per bandire il concorso di religione.
Vediamo anche quali sono tutte le altre novità per la scuola e cosa cambia quindi nel 2022.
Concorso religione cattolica: cosa cambia con il Milleproroghe 2022
Nulla cambia nel 2022 per il concorso di religione cattolica e la scuola dal momento che quanto previsto dal decreto Milleproroghe altro non è che la proroga di alcune scadenze.
Per quanto riguarda il concorso per insegnanti di religione cattolica, si legge nel dettaglio nel testo in bozza approvato in CdM, quanto segue:
“All’articolo 1-bis, comma 1, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, in materia di reclutamento del personale docente Orizzonte scuola 23 dicembre h 9.30 8 di religione cattolica, le parole “entro l’anno 2021” sono sostituite dalle seguenti: “entro l’anno 2022”.”
Sorge dunque spontanea una domanda: sarà il 2022 l’anno della pubblicazione del bando per il concorso di religione atteso ormai da tempo?
Per il momento la scadenza viene aggiornata, ma non sappiamo ovviamente se verrà o meno rispettata.
Concorso religione e non solo: le altre novità per la scuola
Non solo il concorso di religione cattolica nel decreto Milleproroghe 2022 perché ci sono anche altre novità per la scuola e che riguardano sempre lo slittamento di alcune scadenze. Si legge nella bozza del testo:
“Il termine di cui all’articolo 1, comma 4-bis, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, relativo allo svolgimento dell’attività dei gruppi di lavoro per l’inclusione scolastica, è prorogato al 31 marzo 2022.”
La proroga al 31 dicembre riguarda le riunioni del GLO e in particolare, facendo riferimento all’articolo 1, comma 4-bis, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, alla possibilità “fino al perdurare dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, dovuto al diffondersi del virus COVID-19, di effettuare in videoconferenza le sedute del Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione di cui all’articolo 15, comma 10, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, per lo svolgimento delle funzioni attribuite a tale organo dalla normativa vigente.”
Al 31 marzo 2022, nuovo termine previsto dal governo per la fine dello stato di emergenza, vengono prorogate anche le disposizioni in termini di edilizia scolastica. Si legge nel Milleproroghe:
“I termini di cui ai commi 4 e 5 dell’articolo 232 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, relativi ad interventi di edilizia scolastica, sono prorogati al 31 marzo 2022.”
Il riferimento è ai commi 4 e 5 e quindi nel dettaglio alla possibilità per gli enti locali “a procedere al pagamento degli stati di avanzamento dei lavori anche in deroga ai limiti fissati per gli stessi nell’ambito dei contratti di appalto” per tutta la durata dell’emergenza.
Il comma 5 invece stabilisce che “durante la fase emergenziale di sospensione delle attività didattiche, per tutti gli atti e i decreti relativi a procedure per l’assegnazione delle risorse in materia di edilizia scolastica i concerti e i pareri delle Amministrazioni centrali coinvolte sono acquisiti entro il termine di 10 giorni dalla relativa richiesta formale. Decorso tale termine, il Ministero dell’istruzione indice nei tre giorni successivi apposita conferenza di servizi convocando tutte le Amministrazioni interessate e trasmettendo contestualmente alle medesime il provvedimento da adottare”.
Per le conferme si attende l’approvazione finale del decreto Milleproroghe 2022.
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