Consiglio Europeo, Draghi contro AstraZeneca: “Cittadinanza si sente ingannata”

Mario D’Angelo

25/03/2021

Dopo il caso delle dosi ad Anagni, secondo il presidente del Consiglio adesso la cittadinanza europea si sente ingannata da alcune case farmaceutiche.

Consiglio Europeo, Draghi contro AstraZeneca: “Cittadinanza si sente ingannata”

Draghi contro AstraZeneca. Sarebbe colpa soprattutto dell’azienda anglo-svedese se la fiducia dei cittadini europei nelle case farmaceutiche è minata, ha detto il premier italiano intervenendo al Consiglio Europeo di venerdì 25 marzo.

Vaccini tema caldo a Bruxelles

Quello dei vaccini è il tema caldo a Bruxelles, e il vaccino sviluppato da AstraZeneca insieme all’Università di Oxford è senz’altro quello ad essere più dibattuto. Così è stato anche oggi, fra uno scontro su 10 milioni di dosi Pfizer da spartire e accuse ad AstraZeneca sui ritardi nelle consegne. Questa settimana, le autorità italiane hanno scoperto 29 milioni di dosi del vaccino nello stabilimento di Anagni.

Sullo sfondo, le rivendicazioni del Regno Unito sul proprio contratto con l’azienda, che secondo Londra varrebbe più di quello siglato dall’azienda stessa con la Commissione europea.

Draghi attacca AstraZeneca

I cittadini europei hanno la sensazione di essere stati ingannati da alcune case farmaceutiche, penso soprattutto ad AstraZeneca”, ha detto il presidente del Consiglio Draghi, citato da fonti Ue, parlando in videoconferenza al Consiglio Europeo.

Draghi avrebbe quindi sostenuto la necessità di non rimanere inermi davanti “agli impegni non onorati da alcune case farmaceutiche”.

Il presidente del Consiglio ha quindi chiesto chiarimenti alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen sulla destinazione delle dosi di Anagni. Nella replica, von der Leyen ha precisato che “le dosi prodotte in Ue saranno destinate all’Ue”.

21 milioni di dosi AstraZeneca spedite da Ue a Londra

Finora, ha precisato la presidente della Commissione, sono già state spedite 21 milioni di dosi AstraZeneca prodotte in Ue al Regno Unito, pertanto adesso è arrivato il momento di “assicurarsi le dosi”.

Se la Gran Bretagna ha ricevuto più dosi, ha detto il ministro della Salute britannico Matt Hancock, è perché il contratto è migliore: “Loro hanno un contratto ‘best efforts’, noi un accordo di esclusività. Il nostro contratto è superiore al loro. Si chiama legge del contratto, è molto semplice”.

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