Consiglio europeo: deputati tedeschi con l’Italia, “UE faccia di più”

Leonardo Pasquali

23 Aprile 2020 - 12:27

Alla vigilia del Consiglio europeo deputati tedeschi provenienti da tutti i partiti del Bundestag, tranne AFD, hanno manifestato per l’Italia davanti all’Ambasciata a Berlino.

Consiglio europeo: deputati tedeschi con l’Italia, “UE faccia di più”

Molti i deputati tedeschi che si sono presentati all’Ambasciata italiana di Berlino alla vigilia del Consiglio europeo di oggi per manifestare solidarietà nei confronti del nostro Paese.

Diversi parlamentari si sono alternati davanti l’edificio per chiedere uno sforzo maggiore all’UE. Tutti i partiti del Bundestag, tranne AFD, hanno inviato un rappresentante, ad accoglierli l’ambasciatore Luigi Mattiolo.

Nel frattempo, la decisione sul recovery fund potrebbe essere rimandata ulteriormente. L’appuntamento di oggi potrebbe risolversi in un nulla di fatto.

Deputati tedeschi sostengono l’Italia in vista del Consiglio europeo

Ieri a Berlino, alla vigilia del Consiglio europeo, è andata in scena un’iniziativa dei deputati tedeschi che hanno manifestato a sostegno dell’Italia, chiedendo all’UE di fare di più nell’emergenza coronavirus. L’idea è stata promossa dalle reti europeiste come “Europa-Union”, “Europaeische Bewegung”, “Jef Deutschland” e “Pulse Europe” e ha visto la partecipazione di tutti i partiti del Bundestag, tranne AFD. L’intento è stato quello di dimostrare come il rapporto tra i due Paesi sia in realtà migliore di come è stato dipinto in questi giorni.

Tra le figure che hanno fatto capolino all’Ambasciata italiana di Berlino per l’occasione, Marian Wendt, della CDU (partito di Angela Merkel) e l’ex presidente del Parlamento euroepo, Martin Schulz, dell’SPD. Il primo si è schierato a favore degli eurobond (il cui utilizzo dovrebbe essere “monitorato dall’UE”) e parlando ai microfoni di Repubblica ha spiegato che il pacchetto europeo da 540 miliardi non sia sufficiente ma che servano “almeno 1000 miliardi”. Per quanto riguarda Schulz invece è da circa dieci anni che sostiene la proposta dei bond europei ma ha voluto sottolineare come il recovery fund sia già “un buon punto di partenza”.

Consiglio europeo e recovery fund: decisione rinviata?

I 27 Paesi membri oggi probabilmente non troveranno l’accordo sul recovery fund e la decisione potrebbe essere rimandata ulteriormente, forse al Consiglio europeo di giugno. I nodi rimangono la mutualizzazione del debito e l’entità del fondo in questione. Al momento è possibile ipotizzare ’potenza di fuoco’ tra i 1000 e i 1500 miliardi di euro, tuttavia non è ancora chiaro in quale direzione ci si intenda muovere.

Le nazioni del Nord, tra cui proprio la Germania, rimangono scettiche sulla strategia e credono che Stati come l’Italia o la Spagna possano sfruttare la pandemia di coronavirus per mettersi alle spalle il debito del passato. Nel frattempo, il 29 aprile la Commissione europea dovrebbe mettere sul tavolo la sua proposta, anche a partire da questa si dipaneranno le discussioni future.

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