La sindaca di Torino, Chiara Appendino (M5 Stelle), informa i cittadini, su Facebook, delle indagini in corso
Chiara Appendino (M 5 Stelle) è indagata per concorso in peculato. La sindaca di Torino ha diffuso, personalmente, la notizia dell’avviso di garanzia, affidando il messaggio a un post, pubblicato sul suo profilo Facebook.
Un annuncio fatto per “trasparenza nei confronti dei cittadini” ha detto, facendo sapere che chiarirà la propria posizione davanti ai magistrati.
Avviso di garanzia per la sindaca Appennino, dovrà difendersi da concorso in peculato
La sindaca di Torino, Chiara Appendino, in un post su Facebook, fa sapere di aver ricevuto un avviso di garanzia per concorso in peculato. Le indagini riguardano una consulenza di 5 mila euro lordi, affidata dalla Fondazione per il Libro, al suo ex portavoce Luca Pasquaretta. Soldi che - sottolinea - sarebbero già stati restituiti.
Secondo i pm, che indagano su un possibile reato di peculato, la consulenza fu pagata, ma mai svolta dall’interessato. Per la sindaca, invece, si ipotizza il concorso poiché la consulenza sarebbe stata affidata e corrisposta con il suo placet.
La prima cittadina si dice tranquilla e pronta a portare in aula tutti gli elementi in suo possesso e di sua conoscenza per difendersi e provare la correttezza del suo operato.
Intanto, su Facebook non mancano i detrattori, ma sono in tanti a esprimere apprezzamento per il suo lavoro, inviandole messaggi di stima e solidarietà per la vicenda.
Non è la prima volta che la prima cittadina utilizza i social network per rendere note le sue grane con la giustizia. Lo aveva fatto già nel novembre 2017, quando le fu notificato un avviso di garanzia per i tumulti di Piazza San Carlo, che portarono alla morte di una donna, durante la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Anche in quel caso la sindaca, promise la massima collaborazione agli inquirenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA