Conte prepara i pop corn: come potrà Draghi governare con una maggioranza simile?

Alessandro Cipolla

16/02/2021

Mario Draghi è pronto a incassare un sostegno record in Parlamento, ma tra l’aria di bufera nel Movimento 5 Stelle e la costante campagna elettorale di Matteo Salvini, per il nuovo Presidente del Consiglio sarà molto difficile poter governare.

Conte prepara i pop corn: come potrà Draghi governare con una maggioranza simile?

Mario Draghi probabilmente non ha ancora ben chiaro cosa lo aspetta o meglio, non essendo l’ultimo arrivato, confida nel poter tenere a bada i tanti galli che animano l’affollato cortile del suo nuovo Governo.

Il primo assaggio l’ex governatore lo ha avuto quando ha fatto trapelare l’ipotesi di un allungamento dell’anno scolastico, trovando subito di fronte un muro da parte del mondo della scuola.

La sua prima decisione poi, quella di stoppare l’apertura degli impianti da sci su suggerimento di Speranza, ha provocato subito la dura reazione della Lega che magari per una sorta di riverenza si è limitata però a puntare il dito solo sul ministro e sul Cts.

Considerando poi lo psicodramma che si sta vivendo all’interno del Movimento 5 Stelle e le quotidiane “sparate” di Matteo Salvini, l’ultima in ordine di tempo sull’Euro “è irreversibile? C’è solo la morte che è irreversibile”, per Mario Draghi il suo regno a Palazzo Chigi si annuncia essere tutt’altro che semplice.

Le spine per Mario Draghi

Prima al Senato e poi alla Camera, Mario Draghi si appresta a superare il voto di fiducia incassando il sostegno di tutti i partiti eccezion fatta per Fratelli d’Italia, con pure Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana e diversi parlamentari grillini o ex grillini che dovrebbero votare contro.

Il neo Presidente del Consiglio potrà così contare su una maggioranza extra large, dove nessun partito che la compone è indispensabile. Niente possibilità di veto o “ricatto” dunque, ma nel Consiglio dei Ministri dove dovranno convivere tecnici e politici più che variopinti non sarà facile per Draghi tenere la barra dritta.

Non è un caso che i giornali scrivono di una sorta di appella fatto dall’ex numero uno della BCE ai partiti, invocando una “pace politica” per poter affrontare senza particolari polemiche interne i duri mesi che ci aspettano.

Una “moratoria” che però si sarebbe sgretolata già dopo poche ore, visto il fuoco di fila di Lega e Italia Viva sul ministro Speranza per la questione degli impianti sciistici, con i due partiti che però si sono guardati bene da tirare in ballo anche Draghi.

A breve però i capri espiatori potrebbero venire meno, con il Governo che sarà chiamato a prendere decisioni non facili. Nelle ultime ore sta aumentando il pressing del mondo della scienza per un nuovo lockdown, come la pensa a riguardo la nuova maggioranza?

E sulla cassa integrazione, i ristori, la scuola, gli spostamenti tra Regioni e i bonus vari? Riuscirà Draghi a mettere d’accordo Salvini con Zingaretti o Di Maio con Renzi e Berlusconi?

Conte prepara i pop corn

Con le delicate elezioni amministrative che si avvicinano, si voterà a Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna oltre che l’11 aprile in Calabria per le regionali, i partiti abbasseranno i toni per il quieto vivere o non rinunceranno a una campagna elettorale giocata anche sulle spalle del Governo?

Le prime avvisaglie non sembrerebbero essere promettenti: Salvini che torna a parlare di immigrazione e Euro mentre il Movimento 5 Stelle, per non perdere definitivamente la faccia, non potrà far altro che puntare i piedi sulla Giustizia e l’ambiente.

Il rischio sarebbe quello di tornare indietro ai tempi del primo governo Conte, quando Lega e 5 Stelle litigavano su tutto tenendo sempre un occhio rivolto ai sondaggi. Questa volta, alla gazzarra potrebbero prendere parte anche altri pesi massimi come Renzi, Calenda, Berlusconi e i vari capi corrente del PD. Auguri.

Finora questo esecutivo targato Draghi è stato accompagnato da una narrazione ufficiale in stile casa del Mulino Bianco, ma presto il “Governo dei migliori” dovrà prendere difficili scelte: questa volta i pop corn potrebbe prepararli Giuseppe Conte, mandato a casa perché adesso “bisogna correre” e ora pronto a godersi lo spettacolo da Firenze dove a fine mese tornerà a fare il professore.

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