Il leasing immobiliare per l’abitazione principale è stato confermato dalla Legge di Stabilità 2016. Conviene davvero? Vantaggi e svantaggi del leasing immobiliare.
Il leasing immobiliare per l’acquisto dell’abitazione è uno dei bonus casa confermati dalla Legge di Stabilità 2016.
Il bonus casa del leasing immobiliare ha considerevoli vantaggi, ma anche degli svantaggi.
Cerchiamo di informare, quindi, gli intenzionati ad acquistare casa in leasing sui pro e i contro di questo tipo di bonus casa. Vediamo quanto conviene comprare casa e in che modalità.
Leasing immobiliare: vantaggi e svantaggi. Conviene davvero?
Ricorrere al contratto di leasing immobiliare per l’acquisto dell’abitazione principale sembra un’ottima soluzione, soprattutto per le giovani coppie che non hanno ingenti somme di denaro subito disponibili, ma vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi di acquistare casa mediante leasing immobiliare. Conviene davvero?
Vantaggi
Il leasing immobiliare per l’acquisto dell’abitazione principale concede un’importante detrazione fiscale del 19% sia sul canone che sul riscatto dell’immobile (per gli under 35 fino ad un tetto massimo di 8.000 euro sul canone annuo e di 20.000 euro sul prezzo del riscatto; per gli over 35 gli importi dei massimali sono dimezzati: 4.000 euro e 10.000 euro).
I vantaggi più significati sono, quindi, per i giovani che non hanno ancora raggiunto i 35 anni di età.
Un latro vantaggio del leasing immobiliare è dato dal limite del reddito lordo molto ampio, pari infatti a 55.000 euro.
Inoltre, l’iva per l’acquisto presso costruttori di un’abitazione principale può esser scontata per il 50% dall’Irpef dell’acquirente, ripartendo la detrazione in 10 quote annuali costanti.
Svantaggi
Il contratto di leasing, rispetto al mutuo, durata variabile, ma più breve, infatti mentre il primo può estendersi fino ad un massimo di 20 anni, il secondo può protrarsi fino anche a 30 anni.
A causa proprio della brevità del contratto di leasing l’importo dei canoni di locazione è molto più elevato rispetto alle rate stabilite per il mutuo.
Come previsto, poi, dalla fattispecie del contratto di leasing, al termine, l’utilizzatore ha diverse opzioni: riscatto, rinnovo del contratto di leasing, rilascio dell’immobile.
Qualora l’utilizzatore optasse per il riscatto dovrebbe corrispondere alla banca od alla società di leasing la restante somma, scorporati i canoni, del valore dell’immobile: una maxi-rata finale il cui importo è sicuramente considerevole.
Dunque, il contratto di leasing immobiliare appare sicuramente una valida soluzione per coloro che non hanno immediata disponibilità di una somma di denaro considerevole da utilizzare nell’acquisto di una casa, o per coloro che non possono avere agevolmente accesso al mutuo perché senza lavoro stabile, con un prestito già alle spalle o privi di garante.
E’ fondamentale, però, considerare che il leasing immobiliare non è portatore solo di vantaggi poiché, se è vero che permette all’utilizzatore di pagare mediante i canoni di locazione una parte della somma necessaria all’acquisto dell’immobile senza un considerevole esborso iniziale, è vero anche che quest’ultimo è solo posticipato: scaduto il contratto di leasing, infatti, qualora l’utilizzatore intenda riscattare l’immobile si troverà dinanzi ad una maxi-rata finale che avrà sicuramente un importo elevato, vista la brevità del leasing.
Ricordiamo, poi, che lo stesso importo dei canoni di locazione è più alto rispetto a quello delle rate del mutuo, anche se è data possibilità di sospendere il pagamento della rata (per una sola volta e per massimo 12 mesi), opzione prevista anche da alcuni mutui bancari.
Leasing immobiliare: cosa prevede la Legge di Stabilità 2016?
Il leasing immobiliare, come abbiamo detto, è stato riconfermato con la Legge di Stabilità 2016 la quale detta le disposizioni normative inerenti a tale bonus fiscale a beneficio di coloro che intendono acquistare casa.
Si può fare ricorso al contratto di leasing immobiliare solo per l’acquisto dell’abitazione principale.
L’agevolazione consiste nell’acquisto effettuato da un soggetto terzo, una banca o una società di leasing, il quale concede poi in uso all’utilizzatore, l’inquilino appunto, l’immobile dietro pagamento di un canone di locazione.
Terminato il periodo stabilito nel contratto di leasing, l’utilizzatore può optare per l’acquisto dell’immobile versando al soggetto terzo la restante somma del valore dell’immobile scorporando i canoni di locazione, oppure per il rilascio o il rinnovo del contratto di leasing.
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Negli ultimi tempi molti scelgono di acquistare casa con modalità che gli consentano di evitare il carico di un mutuo: leasing immobiliare; rent-to-buy; affitto con opzione d’acquisto; vendita a rate con patto di riservato dominio.
E’ bene, però , soffermarsi e analizzare i pro e i contro di ognuno di essi al fine di scegliere il più adatto alle proprie esigenze dopo aver acquisito tutte le informazioni necessarie.
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