Conseguenze severissime per chi è positivo al coronavirus e non rispetta la quarantena: carcere fino a 5 anni per delitto contro la salute pubblica. Novità nell’ultimo decreto.
Chi è positivo alla COVID-19, anche se asintomatico, e viola la quarantena rischia il carcere fino a 5 anni; allo stesso modo anche chi non ha effettuato il tampone ma è stato a stretto contatto con una persona infetta. In questo caso uscire di casa significherebbe esporre al rischio di contagio altre persone e quindi aggravare l’epidemia in atto.
Chi esce ed effettua spostamenti nonostante la quarantena, anche per compiere attività consentite come fare la spesa, è soggetto all’accusa di Delitto contro la salute pubblica, reato per il quale il Codice penale prevede la reclusione da 1 a 5 anni, da valutare dal giudice.
Nell’ultimo decreto nuova stretta generale alle sanzioni per chi non si attiene alle misure di distanziamento sociale anche per chi non è malato. Per i trasgressori aumenta sensibilmente la sanzione pecuniaria ma cadono le conseguenze penali.
Fino a 5 anni di carcere per chi viola la quarantena
I numeri dei morti e dei contagiati dal coronavirus iniziano lentamente a diminuire, ma questo non significa che sia arrivato il momento di abbassare la guardia. Anzi, nell’ultimo Consiglio dei Ministri, il Premier Conte ha annunciato sanzioni ancor più severe di prima per chi non rispetta le regole ed esce di casa senza motivo di lavoro, salute, necessità o assoluta urgenza (come risulta nell’ultimo modulo di autocertificazione del Ministero). Le conseguenze più severe sono a carico delle persone positive alla COVID-19: questi soggetti devono attenersi strettamente alla quarantena e non possono uscire di casa per nessuna ragione fino a quando gli operatori sanitari non ne avranno accertato la completa guarigione. Anche chi ha avuto contatti ravvicinati con persone infette deve stare in quarantena per almeno 14 giorni.
Chi esce di casa, o da altro luogo in cui sta passando la quarantena, rischia la denuncia penale ex articolo 452 del Codice penale (“Delitti colposi contro la salute pubblica”) con conseguente condanna alla reclusione da 1 a 5 anni, determinata dal giudice in basa alla gravità del fatto.
Inoltre l’ultimo decreto inasprisce la multa per chi esce senza motivo, anche se non è infetto. In questo caso si applica la sanzione amministrativa che va da 400 euro a 3000 euro e cade, invece, l’applicazione dell’articolo 650. Ciò vuol dire che non ci saranno più conseguenze sul piano penale.
Nel modulo di autocertificazione bisogna barrare, pena le conseguenze che abbiamo visto, di non essere malato di coronavirus e soggetto a misure di quarantena. Il rischio più grande però non sono le conseguenze penali ma l’elevata possibilità di favorire il contagio e quindi il numero di decessi.
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