Coronavirus in Italia: prendere i mezzi pubblici è pericoloso? Bus, metro e taxi possono rappresentare un rischio per il contagio: dal toccare maniglie a bottoni, porte e sedili, facciamo chiarezza.
Il Coronavirus è in Italia, che risulta il terzo paese per numeri di contagiati, e con il Nord in quarantena la preoccupazione sale. In molti si chiedono se prendere i mezzi pubblici, come bus, metropolitan e taxi, può rappresentare un rischio serio per il contagio del virus cinese?
Toccare maniglie, porte, pali, pulsanti e sedili: in tanti temono di essere contagiati dal Coronavirus semplicemente prendendo i mezzi pubblici e respirando aria viziata. È pericoloso? La risposta è no: non c’è alcun rischio diretto per un contagio da Coronavirus attraverso i mezzi pubblici, utilizzati ogni giorno dai pendolari per spostarsi in città.
Fare chiarezza davanti a una galoppante preoccupazione, che rischia di sfociare in psicosi, è quindi necessario: in un oceano di disinformazione e fake news in merito al Coronavirus, che va dal possibile contagio attraverso pacchi inviati attraverso Wish e Aliexpress e nei ristoranti cinesi, essere correttamente informati sui reali rischi del contagio è importante.
E fondamentale è farlo attraverso le fonti ufficiali del Ministero della Salute: ecco tutto quello che c’è da sapere.
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Coronavirus sui mezzi pubblici: prendere bus e metro è un rischio?
Data la confusione e la diffusione di vere e proprie notizie false e allarmanti, l’informazione ufficiale chiama in causa l’Istituto Superiore di Sanità che combatte fermamente l’ondata di psicosi sul possibile contagio del Coronavirus attraverso alcune FAQ che permettono di rispondere facilmente ai dubbi riguardanti questa nuova epidemia.
Toccare maniglie, porte, finestrini e sedili porta un rischio contagio per il Coronavirus? Ovviamente no, citando proprio la risposta ufficiale dell’ISS che sottolinea:“ È altamente improbabile che possa verificarsi un contagio da nuovo Coronavirus attraverso le maniglie degli autobus o della metropolitana. È buona norma, per prevenire tutte le infezioni respiratorie, lavarsi frequentemente e accuratamente le mani prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca.”
Valgono quindi le normali norme igieniche che, da prassi, sarebbero da seguire quotidianamente al di là di qualsiasi epidemia. A Roma il sindaco Virginia Raggi ha fatto scattare la pulizia e igienizzazione strarodinaria dei bus atac, metro e bus cotral con un protocollo già precedentemente attuato.
Al momento nessuna dichiarazione ufficiale proveniente dalle alte sfere del Ministero della Salute vieta e sconsiglia ai cittadini di prendere i mezzi pubblici.
Coronavirus: mascherina sui mezzi pubblici serve davvero?
Le mascherine per proteggersi da smog e virus stanno andando letteralmente a ruba, e sono in tanti a indossarle sui mezzi pubblici alla ricerca di protezione.
Servono davvero e sono efficaci se si prendono i mezzi pubblici? Purtroppo, no: le mascherine restano uno strumento di prevenzione efficace per chi già sospetta di essere malato o ha già contratto una malattia che ha, come forma di trasmissione, le cosiddette goccioline di saliva (che viaggiano nell’aria attraverso colpi di tosse e starnuti non adeguatamente schermati).
Lo stretto contatto dei mezzi pubblici porta le persone a cercare di proteggersi in ogni modo: indossare le mascherine male non fa di certo, ma la loro efficacia come forma di prevenzione (sopratutto se non utilizzate correttamente) è al momento decisamente nulla. Se proprio volete acquistarle, puntate ai modelli FFP 2 e FFP 3 (le riconoscete perché dotate dell’apposita mini valvola che filtra l’ossigeno).
Coronavirus e mezzi pubblici: le norme igieniche da seguire
Niente panico Coronavirus, che attualmente non è in grado di essere contratto prendendo una semplice corsa di bus e metro, a meno che non seguiate i consigli igienici indicati.
Per tutto il resto, e per chi non vuole ammalarsi in generale, valgono le solite precauzioni: lavarsi sempre le mani dopo essere entrati in contatto con luoghi affollati, evitare di toccare mucose ed elementi sensibili del viso come occhi e bocca, mangiare cibo a mani nude e precedentemente non lavate e igienizzate.
Alcuni soggetti nelle aree a rischio, ma non solo, possono rivolgersi allo smart working: chiedere di lavorare da casa rientra nei diritti del lavoratore e permette a eventuali pendolari sulle lunghe tratte di evitare luoghi altamente frequentati.
Arieggiate, ove possibile, i mezzi pubblici: aprire i finestrini, a dispetto anche di temperature non proprio tropicali, aiuta a mantenere un’aria pulita e favorisce il ricircolo della stessa specie in luoghi chiusi ed estremamente affollati (virus e batteri preferiscono il caldo e l’aria viziata). Vetri appannati? È il segnale che i finestrini vanno spalancati.
Valgono poi le regole non scritte per evitare l’influenza: un sistema immunitario forte e preparato, frutto di un’alimentazione sana ed equilibrata, oppure il vaccino anti influenzale per i soggetti più a rischio (bambini e anziani).
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