L’elenco pdf di quanto spetterà a ogni Comune dei 400 milioni messi a disposizione con una ordinanza della protezione Civile per sostenere, fornendo buoni spesa, le famiglia e i soggetti in difficoltà economica a causa dell’emergenza coronavirus.
Come annunciato nell’ultima conferenza stampa tenuta dal premier Giuseppe Conte, con un’ordinanza della Protezione Civile sono da subito a disposizione dei circa 8.000 comuni italiani 400 milioni per sostenere le famiglie e i soggetti in difficoltà economica a causa del coronavirus.
A questi soldi poi verranno aggiunti dal governo i 4,7 miliardi del fondo di solidarietà, che saranno anticipati e versati ad aprile invece che a maggio. Una scelta questa dettata dal crescente numero di persone che al momento si trovano impossibilitate a reperire generi di prima necessità.
Lo Stato assegnerà a ogni Comune una determinata cifra, ma saranno poi i sindaci ad assegnare questi fondi come meglio si ritiene per “l’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale”.
Nelle intenzioni del governo questi soldi sono una sorta di misura tampone straordinaria, in attesa che come previsto dal decreto Cura dal 15 aprile inizieranno a essere erogate tutte le misure di sostegno al reddito messe in campo per aiutare le fasce deboli.
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Quanto spetta ai Comuni dalla Protezione Civile
Oltre ai 4,7 miliardi del fondo di solidarietà che arriveranno ad aprile invece che a maggio, gli ulteriori 400 milioni ai Comuni previsti dall’ordinanza della Protezione Civile sarebbero già a disposizione dei sindaci.
Per dividere i 400 milioni tra i vari Comuni per l’80% del totale è stato adottato il criterio della proporzionalità in base al numero degli abitanti, mentre il restante 20% andrà dove c’è un reddito pro capite più basso.
Secondo delle indicazioni di massima da parte del governo, questi 400 milioni serviranno a fornire buoni spesa di un valore tra i 25 e i 50 euro per ogni nucleo familiare, in attesa che il 15 aprile arrivino gli assegni da 600 euro previsti dal decreto Cura.
La decisione di quanto e a chi destinare sarà presa però dalle varie amministrazioni comunali, che avranno la totale autonomia nel decidere come utilizzare questi soldi previsti dal decreto della Protezione Civile.
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