Cosa fa esattamente il Vicepremier? Si tratta di un incarico necessario? Ecco cosa dicono la legge e la Costituzione a riguardo.
Cosa fa il Vicepremier? Quali sono i suoi incarichi?
Quella del Vicepremier, ovvero il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri è una carica non necessaria; infatti, spetta ad ogni Governo stabilire se avvalersene o meno. In pratica, il Vicepremeir subentra quando il Presidente del Consiglio incaricato non può svolgere le funzioni cui è preposto per qualsivoglia ragione o impedimento.
Come abbiamo detto, la sua funzione non è fondamentale; difatti, ove manchi, la supplenza del Presidente del Consiglio viene coperta dal Ministro più anziano di età che fa parte della squadra di Governo. Tuttavia, in caso di Governo di colazione può essere opportuno nominare come Vicepremier il Capo della seconda coalizione politica emersa nelle elezioni. Caso emblematico è quanto accaduto nella formazione del precedente Esecutivo che ha visto ben due Vicepremier: Matteo Salvini e Luigi di Maio, in rappresentanza dell’accordo politico preso per la formazione del Consiglio del Ministri.
Cosa fa il Vicepremier: la Costituzione italiana
Dopo l’ultima esperienza di Governo si è parlato molto spesso di “Vicepremier” o “Vicepresidente del Consiglio”; in molti, però, ignorano di cosa si tratti esattamente e quali siano concretamente i compiti attribuiti a questa figura.
Fare chiarezza è importante, soprattutto perché in questi ultimi giorni - in cui si sta procedendo alla formazione del nuovo Esecutivo - l’argomento Vicepremier è tornato in auge.
Bisogna chiarire innanzitutto che la carica di Vicepremier non è espressamente prevista dalla Costituzione italiana, nella quale vengono nominati come membri del Governo solamente i Ministri e il Presidente del Consiglio.
La possibilità di prevedere altre figure è contenuta nella legge ordinaria, precisamente nel decreto legislativo n. 300 del 1999 nel quale si stabilisce che l’organico dell’Esecutivo non può superare i 60 componenti, tra Ministri, sottosegretari, Vice e Ministri senza portafoglio.
Qui un ulteriore approfondimento su Chi decide il numero dei Ministri e dei Viceministri?
Dunque, la legge consente al Premier incaricato dal Presidente della Repubblica di attribuire ad uno o a più Ministri l’incarico di Vice, stabilendone anche le funzioni e le competenze.
In linea generale, la o le persone incaricate alla vicepresidenza coadiuvano il Premier nello svolgimento delle funzioni e lo sostituiscono quando è assente o vi è una causa di impedimento temporaneo, vedi l’articolo 81 della Costituzione.
Storicamente, la carica di Vicepremeir viene assegnata al Capo della coalizione del secondo partito con il quale si è proceduto alla formazione della squadra di Governo, in altre parole, quando per formare l’Esecutivo è necessario un contratto di Governo tra forze che, da sole, non avrebbero i numeri per formare una maggioranza stabile e capace di governare per l’intera legislatura. Al contrario, quando dalle elezioni politiche un partito ottiene una maggioranza inequivocabile, il Vicepremier non è necessario, nulla toglie comunque che il Presidente del Consiglio possa assegnare l’incarico ugualmente.
Che succede in caso di più Vicepremier?
L’articolo 8 della legge n 400 del 23 agosto 1988 stabilisce che in caso di assenza o impedimento temporaneo del presidente del Consiglio dei Ministri, la supplenza spetti al Vicepremier. Se questo manca, l’incarico viene preso dal Ministro più anziano di età.
Che fare se i Vicepremier sono due, come avvenuto nello scorso Governo? In questo caso troverà applicazione la stessa regola: se i Vice sono più di uno, a sostituire il Presidente del Consiglio sarà sempre quello più anziano di età.
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