Il 2 giugno 2020 è alle porte e ci sono tantissime cose da fare per festeggiare la Festa della Repubblica, purché si agisca nel rispetto delle regole. Ecco quali sono
Cosa fare il 2 giugno nel rispetto delle regole? Gli italiani si stanno chiedendo come festeggiare l’imminente ponte della Festa della Repubblica senza contravvenire alle disposizioni del governo relative all’emergenza coronavirus.
Sebbene la libertà di movimento sia ancora in buona parte limitata, ciò non vuol dire che si debba rinunciare a godersi una giornata diversa dalle altre, per staccare dalla routine. Basta solo tenere conto di alcuni accorgimenti.
Purtroppo, gli spostamenti fuori dal territorio regionale o all’estero non saranno ancora consentiti, almeno fino al 3 giugno (salvo diverse disposizioni). La misura è contenuta nel testo del DPCM del 26 aprile 2020 emanato Governo, che però dallo scorso 18 maggio 2020 ha dato il via libera agli spostamenti all’interno del proprio territorio regionale senza bisogno di autocertificazione, fatta eccezione solo per alcune specifiche aree a rischio.
Qualche eccezione c’è anche al contrario, gli spostamenti tra la Repubblica di San Marino e le regioni confinanti, ad esempio, sono liberi. Quindi, potrebbe essere il momento giusto di scoprire meglio i dintorni e scovare qualche chicca inaspettata.
Cosa fare il 2 giugno nel rispetto delle regole
Non sarà consentito fare nessun viaggio per sfruttare il ponte più lungo del 2020, ma anche rimanendo all’interno dei confini regionali è possibile programmare diverse attività per trascorrere una meritata vacanza, dopo i sacrifici imposti dalla quarantena, assaporando finalmente un piccolo assaggio di vera libertà.
Resta l’obbligo di usare la mascherina nei luoghi pubblici non all’aperto, nei mezzi di trasporto pubblici e comunque in tutte le situazioni in cui non è possibile mantenere la distanza di almeno un metro. Non mancano le eccezioni, ad esempio, in Piemonte le mascherine sono obbligatorie anche all’aperto, nei centri abitati e nelle aree commerciali, per evitare un picco di contagi proprio durante il ponte del 2 giugno.
Con la riapertura delle attività produttive, compresi bar e ristoranti, è possibile anche organizzare un pranzo o una cena fuori, ma per assicurarsi un posto a sedere è consigliabile prenotare, poiché i locali, dovendo garantire la distanza di almeno un metro tra un tavolo e l’altro, hanno una capienza ridotta. Tuttavia, c’è sempre la possibilità di ordinare qualcosa da asporto e consumarla all’aperto, in un parco ad esempio.
Parchi, giardini, ville, infatti, saranno aperti, ma con ingressi contingentati. Saranno consentite anche le attività ludiche nelle aree giochi, ma solo evitando assembramenti e con la distanza minima di un metro. I bambini di età superiore ai 3 anni devono indossare le mascherine e sotto i 14 anni è necessario che siano accompagnati da un adulto.
Anche alberghi, B&B e agriturismi possono ricevere di nuovo gli ospiti, secondo le misure di sicurezza imposte dal documento accordato tra Stato e Regioni, come la garanzia del distanziamento sociale di un metro nelle aree comuni, della frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali e di ogni oggetto fornito agli ospiti prima e dopo l’uso. Gli ospiti e il personale devono sempre indossare la mascherina.
Il mancato rispetto degli obblighi previsti dal decreto del Governo è punibile con una multa compresa tra 400 euro e 3.000 euro.
Stabilimenti balneari e accesso a spiagge libere
Se il tempo lo consentirà, molti italiani si recheranno al mare per un primo bagno fuori stagione. Anche in spiaggia, però, si dovrà fare molta attenzione alle regole, per godersi una giornata tra sabbia e salsedine, senza rischi per la salute.
I protocolli per l’accesso agli stabilimenti balneari e alle spiagge libere sono definiti dalle Regioni, per cui è consigliabile informarsi sulle specifiche regole stabilite nel punto dello Stivale che si intende raggiungere. In generale, vale il distanziamento sociale di un metro tra le persone e resta obbligatorio l’uso della mascherina in tutti i luoghi “pubblici” come bar e bagni.
L’accesso agli stabilimenti già aperti è consentito con ingressi contingentati, in alcuni casi solo su prenotazione, i gestori devono misurare la temperatura di chi vi accede, fornire gel igienizzanti per le mani, dotare il personale dei dispositivi di protezione individuale e, possibilmente, organizzare i flussi in entrate e in uscita con due percorsi separati.
Gli ombrelloni devono essere posizionati con uno spazio minimo di 10 metri tra uno e l’altro. Tra lettini e sdraio è invece prevista una distanza di almeno 1,5 metri. Da disinfettare a ogni cambio cliente. Fare il bagno è consentito.
Nelle spiagge libere valgono le stesse regole; è prevista la presenza di addetti alla sicurezza per controllare che tutti le rispettino. Sono ancora vietate le attività ludiche e sportive di squadra, che generano assembramenti, ma sono consentiti gli sport individuali o di coppia se non richiedono eccessiva vicinanza, come i racchettoni.
Molti stabilimenti hanno aperto i battenti lo scorso 18 maggio, è già possibile andare al mare ad esempio, in Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Campania. Dovranno essere più pazienti invece i siciliani, dove la stagione balneare inizierà il 6 giugno.
Tuttavia, si consiglia ugualmente di contattare le autorità locali prima di raggiungere una destinazione balneare. In alcuni casi, infatti, come è accaduto a Bacoli, in Campania, sono state emanate delle ordinanze comunali che vietano l’accesso alle spiagge proprio per il ponte del 2 giugno, per scongiurare il pericolo di assembramenti.
Musei, mostre e teatri
Hanno riaperto al pubblico in Italia anche moltissimi musei ed è possibile visitare mostre e presentazioni. Per questo tipo di attività però ci si aspettano lunghe file all’ingresso, perché l’accesso è consentito solo se contingentato, rispettando la distanza interpersonale di un metro tra i visitatori.
Per andare al cinema, nei teatri, e per partecipare a eventi culturali e spettacoli si dovrà invece attendere il prossimo 15 giugno, quando sarà possibile con posti a sedere assegnati e distanziati e a condizione di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, e con obbligo di mascherina. Restano chiuse invece discoteche, fiere e congressi.
Turismo montano
Anche le logiche del turismo montano variano molto da regione a regione. I rifugi sono ancora chiusi e il testo del decreto del Governo non chiarisce in modo definito le regole per andare in montagna. L’unico modo sapere cosa fare il 2 giugno nel rispetto delle regole è fare riferimento alle diverse ordinanze comunali, che in molte località vietano ancora l’accesso ai sentieri di montagna ai non residenti.
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