Cosa può riaprire dal 20 aprile (se i dati migliorano)

Fiammetta Rubini

06/04/2021

Parrucchieri, cinema, ristoranti: dal 20 aprile si valuteranno le riaperture in zona rossa e il ritorno della zona gialla, tenendo conto dei contagi, dei vaccini fatti e della situazione negli ospedali.

Cosa può riaprire dal 20 aprile (se i dati migliorano)

Niente zone gialle fino al 30 aprile, ma si parla di possibili riaperture a partire dal 20 aprile, a seconda dei dati su contagi, persone vaccinate e tenuta delle strutture sanitarie.

Finite le vacanze di Pasqua l’Italia torna a essere suddivisa in zone rosse e arancioni, con ristoranti e bar aperti solo per l’asporto e la consegna a domicilio, e divieto di spostamenti fuori dal Comune. Il nuovo decreto approvato è di fatto una proroga delle regole già in vigore, con una deroga per le scuole, che riaprono in zona rossa fino alla prima media e i concorsi pubblici, che possono ripartire.

Al momento nessuna decisione è stata presa, ma il decreto Covid in vigore dal 7 aprile prevede la possibilità - confermata da Palazzo Chigi - di modificare le misure stabilite dal provvedimento in base all’andamento dell’epidemia, allo stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri.

Parrucchieri, negozi, ristoranti e bar

Le Regioni e le categorie ferme da mesi premono per riaprire. Ma la decisione, precisa il Governo, sarà presa sulla base dei dati epidemiologici elaborati dal monitoraggio Iss-Ministero della Salute.

Dal 20 aprile le regioni in cui i contagi caleranno e in cui verrà applicato in modo virtuoso il piano vaccinale saranno candidate al ritorno alla zona gialla prima di maggio.

In questo caso bar e ristoranti, che secondo il nostro sondaggio sono le attività che dovrebbero riaprire prima, potranno lavorare a pranzo con servizio al tavolo, ma per evitare gli assembramenti da apertivi si potrebbe valutare l’ipotesi di chiusura anticipata alle 15 o alle 16, con possibilità di asporto fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per i ristoranti. Potrebbero riaprire anche i negozi non essenziali e i centri commerciali nel fine settimana.

In zona rossa dal 20 aprile si valuterebbe anche la riapertura di parrucchieri, barbieri e centri estetici (al momento aperti solo in zona arancione), seguita da cinema, teatri, musei e parchi archeologici.

Cinema, teatri e musei

Ricordiamo che la riapertura delle sale, inizialmente fissata al 27 marzo, è poi slittata a data da definire con il decreto-legge del 13 marzo che ha eliminato la zona gialla dalla classificazione a colori, stoppando anche la possibilità per musei e mostre di restare aperti al pubblico nel weekend e nei giorni festivi.

Quando riapriranno cinema e teatri sarà obbligatoria la mascherina per tutta la durata dello spettacolo e dovranno essere garantiti il distanziamento e la sanificazione delle sale; per evitare assembramenti ai botteghini bisognerà prevedere la prenotazione online dei biglietti.

Palestre, piscine e sport

Meno probabile ad aprile la riapertura di palestre e piscine, anche nelle regioni che dovessero registrare dati da zona gialla. In caso di discesa della curva epidemiologica (con numeri da giallo o bianco) il Governo potrebbe dare l’ok al ritorno negli stadi, con un massimo di 1.000 spettatori.

Riaperture dal 20 aprile: quando si decide?

Il ministro della Salute Speranza mantiene un atteggiamento prudente: “Non è ancora il momento di riaprire”, dice. Più possibilista la Gelmini, agli Affari regionali: “Vediamo i dati, di sicuro serve subito un nuovo scostamento di bilancio per garantire i ristori”. Novità attese giovedì, quando Draghi e le Regioni si incontreranno per discutere dei fondi del Recovery Fund.

La decisione sulle possibili aperture dal 20 aprile verrà presa dietro convocazione della Cabina di regia, al momento non in calendario.

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