Cosa sta succedendo a Chernobyl e perché è tornato l’incubo nucleare

Alessandro Cipolla

09/03/2022

La centrale nucleare di Chernobyl ora in mano ai russi non sta comunicando più con l’Aiea e sarebbe senza elettricità: per l’Ucraina c’è il rischio di un possibile rilascio di sostanze radioattive.

Cosa sta succedendo a Chernobyl e perché è tornato l’incubo nucleare

Cosa sta succedendo a Chernobyl? Quasi trentasei anni dopo la catastrofe del 1986, con lo scoppio della guerra in Ucraina si torna a parlare della centrale nucleare più famosa al mondo e le notizie, purtroppo, non sembrerebbero essere delle migliori.

Premessa necessaria: a causa della guerra in corso, non è semplice avere notizie certe su cosa stia realmente accadendo in Ucraina. L’esempio lampante è la vicenda di Zaporizhzhya, dove ancora non è chiaro quello che è successo veramente nei giorni scorsi quando ci sarebbero stati dei duri combattimenti intorno a quella che è la centrale nucleare più grande d’Europa.

Al momento entrambe le centrali nucleari, sia quella di Zaporizhzhya sia quella di Chernobyl che non è più attiva ma “ospita” ancora il sarcofago che copre il tristemente noto reattore n.4, sono controllate dalle forze militari di Mosca.

Fatte le dovute precisazioni, come in una sorta di racconto al contrario si potrebbe partire per spiegare cosa sta succedendo a Chernobyl da quella che è l’ultima notizia arrivata: una nota emessa dall’Aiea, l’Agenzia internazionale dell’energia atomica che ha sede a Vienna.

Incubo nucleare: cosa sta succedendo a Chernobyl

Nessun impatto critico sulla sicurezza dall’interruzione di corrente a Chernobyl. Questo è il succo del tweet con il quale l’Aiea ha voluto in qualche modo rassicurare tutti su quello che sta accadendo nella centrale nucleare.

Facciamo un passo indietro. Da giorni l’Agenzia internazionale dell’energia atomica ha denunciato che, da quando la centrale nucleare di Chernobyl è finita sotto il controllo della Russia, è stato perso “il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia”.

In sostanza la centrale ha smesso di comunicare i propri dati a Vienna, con l’Aiea che però fin da subito ha precisato che ​​da quando è iniziata la guerra non si sono registrate delle variazioni nei livelli di radioattività.

Il silenzio da parte di Chernobyl però è un fattore ugualmente preoccupante secondo l’Agenzia, soprattutto dopo che è arrivata la notizia che la centrale nucleare adesso sarebbe senza elettricità.

Per Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari del Paese, l’essere senza energia potrebbe impedire il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito, con il rischio di un rilascio di sostanze radioattive.

Una notizia questa che subito ha fatto scattare l’allarme in tutto il Vecchio Continente, ancora memore di quelle che sono state le conseguenze per la salute e per l’ambiente del disastro del 1986.

Per il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba, i generatori della centrale di Chernobyl “possono mantenere l’elettricità solo per 48 ore poi i sistemi di raffreddamento degli impianti di stoccaggio del combustibile esausto si fermeranno”.

Alla luce di questo, l’Aiea ha voluto precisare che l’acqua che viene fatta circolare nella centrale è sufficiente per mantenere il raffreddamento del combustibile esausto anche in assenza di elettricità.

Al momento di conseguenza non ci sarebbe un impatto critico sulla sicurezza della centrale, anche se l’Aiea e l’Ucraina (ma non solo) stanno cercando di monitorare con grande attenzione quello che sta succedendo a Chernobyl.

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