Cosa succede se l’infermiere libero professionista non paga Enpapi? Sanzioni per chi non versa i contributi e per chi dimentica di inviare la dichiarazione dei redditi.
Cosa rischio se non pago Enpapi?
Enpapi è l’ente che si occupa della tutela previdenziale della protezione assistenziale in favore degli infermieri - sia generici che pediatrici - e degli assistenti sanitari liberi professionisti. Hanno l’obbligo di versare i contributi professionali a Enpapi, quindi, tutti quegli infermieri che - previa l’apertura della Partita IVA - esercitano la professione in forma autonoma o associata.
Inoltre dal 1° gennaio 2012 sono obbligati a pagare Enpapi anche gli infermieri titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa - anche non abituale - tutelati tramite un’apposita gestione separata.
Gli infermieri assunti part-time devono pagare Enpapi?
Un infermiere assunto part-time - anche se dipendente pubblico - può svolgere l’attività da libero professionista, l’importante è che:
- abbia l’autorizzazione da parte dell’azienda di appartenenza;
- le attività svolte durante la libera professione non sono concorrenziali con l’azienda di appartenenza;
- sia titolare di Partita IVA;
- paghi i contributi ad Enpapi.
Quindi anche l’infermiere che per arrotondare sullo stipendio part time decide di lavorare come libero professionista ha il dovere di pagare quanto dovuto all’ente di previdenza. Ma per quale motivo è così importante pagare i contributi ad Enpapi? Di cosa si occupa questo ente? Scopriamolo di seguito.
Perché si deve pagare Enpapi
Come anticipato, Enpapi si occupa della tutela previdenziale degli infermieri liberi professionisti. Nel dettaglio, garantisce i trattamenti pensionistici di:
- vecchiaia;
- invalidità;
- inabilità;
- superstiti.
Inoltre, Enpapi eroga l’indennità di maternità alle infermiere libere professioniste durante la gravidanza e nel periodo successivo al parto. Ma oltre a garantire le prestazioni previdenziali, Enpapi riconosce anche quelle assistenziali ai propri assistiti. Questi interventi si possono riassumere in:
- intervento per lo stato di bisogno;
- indennità di malattia;
- contributo per le spese funebri;
- trattamenti economici speciali;
- sussidio per protesi terapeutiche, ortopediche, dentarie;
- interventi in caso di calamità naturali.
Enpapi riconosce anche dei contributi assistenziali rivolti alle famiglie dell’infermiere professionista: ad esempio ogni anno vengono bandite delle borse di studio per i figli più meritevoli e vengono stanziati dei fondi per l’acquisto di libri di testo. Enpapi dà un supporto anche per chi ha bisogno di acquistare la sua prima casa, così come per l’avvio dell’attività di libero professionista.
Cosa succede se non si paga Enpapi? Il regime sanzionatorio è correlato dal ritardo con il quale si versano i contributi previdenziali alla cassa di previdenza: più il ritardo è maggiore e più severe saranno le sanzioni.
Cosa succede se non pago Enpapi?
Le sanzioni per chi non paga Enpapi sono disciplinate dall’articolo 10 e 11 del regolamento della Cassa. Qui viene stabilito che sono puniti tutti gli iscritti alla Cassa previdenziale che:
- pagano i contributi in ritardo;
- pagano i contributi per un importo inferiore a quanto dovuto;
- non inviano - oppure lo fanno in ritardo - la dichiarazione del reddito professionale;
- inviano la comunicazione del reddito professionale infedele.
Le sanzioni dipendono sia dalla tipologia del mancato adempimento che dal ritardo con cui si ottempera al proprio dovere. Sul sito di Enpapi è possibile trovare una tabella con tutte le informazioni del regime sanzionatorio dell’ente, che vi riportiamo di seguito:
Mancato adempimento | Sanzione |
Omesso - o parziale - versamento dei contributi | Interessi di mora nella misura del 0,60% per ogni mese o frazione di mese con decorrenza dal giorno successivo all’ultimo utile per il previsto pagamento fino a quello dell’effettivo versamento |
Ritardato pagamento contribuzione superiore a 90 giorni | Interessi di mora nella misura del 0,60% per ogni mese o frazione di mese, +10% del capitale non pagato tempestivamente |
Omesso invio della dichiarazione reddituale, o dichiarazione infedele | Interessi di mora nella misura del 0,60% per ogni mese o frazione di mese sulle maggiorazioni somme dovute con decorrenza dal giorno in cui le stesse avrebbero dovuto essere versate |
Omessa, ritardata o infedele comunicazione che dà luogo a maggiore contribuzione | sanzione di 10,00€ |
Omessa, ritardata o infedele comunicazione che dà luogo a maggiore contribuzione con il ritardo tra 7° e 90° giorno | sanzione di 50€ |
Omessa, ritardata o infedele comunicazione che dà luogo a maggiore contribuzione con il ritardo superiore al 90° giorno | sanzione di 100,00€ |
Ricordiamo inoltre che a chi non è in regola con gli adempimenti della Cassa non viene consentito di partecipare ai bandi previdenziali dell’ente; niente borse di studio quindi per i figli meritevoli, nessun supporto per l’acquisto di una casa e per l’avvio dell’attività professionale.
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