Covid: Italia crolla nella classifica sulla gestione della pandemia

Riccardo Lozzi

26/03/2021

La difficoltà dell’Italia nella gestione del coronavirus sono state confermate dal Covid Resilience Ranking, la classifica di Bloomberg su come i Paesi stanno affrontando la pandemia.

Covid: Italia crolla nella classifica sulla gestione della pandemia

L’aggiornamento mensile della classifica Covid Resilience Ranking non ha portato buone notizie per l’Italia, con il Belpaese che è passato a marzo al 39° posto nella graduatoria delle 53 maggiori potenze economiche mondiali, perdendo 10 posizioni rispetto a febbraio.

Il report pubblicato da Bloomberg analizza mensilmente i dati per rilevare dove la pandemia da Covid-19 viene gestita in maniera più efficace, minimizzando il disagio economico e sociale che essa comporta.

I dati presi in esame riguardano i tassi di mortalità, insieme all’accesso ai vaccini e alla possibilità di una maggiore libertà di movimento per le persone. Come viene mostrato in questa speciale graduatoria, i Paesi con il più alto tasso di somministrazione del farmaco anti-coronavirus sono quelli ad aver scalato maggiormente le posizioni.

Al contrario, le nazioni in cui la percentuale di cittadini vaccinati è ancora bassa, che causa quindi l’inasprimento delle misure di restrizione per non far circolare il virus, come la chiusura delle scuole e dei locali o lockdown, vedono peggiorare il proprio ranking.

Italia crolla di 10 posizioni nella classifica per la lotta alla pandemia

Con il Governo Draghi che, con il peggioramento dei nuovi contagi e dei morti, ha imposto regole più severe, come ad esempio la zona rossa prevista per Pasqua, l’Italia ha quindi subito un pesante declassamento passando dal 29° al 39° posto.

Purtroppo il nostro Paese si colloca invece nella parte alta della classifica, precisamente al 6° posto, per quanto riguarda i decessi in numeri assoluti, con 106 mila italiani morti a causa del Covid.

Per quanto riguarda quest’ultimo dato, il più pesante, peggio hanno fatto solo Stati in cui la popolazione è di gran lunga maggiore della nostra come Stati Uniti (544 mila), Brasile (299 mila), Messico (199 mila), India (127 mila) e Regno Unito (127 mila).

I migliori e i peggiori del Covid Resilience Ranking

Tra questi, anche India e Brasile hanno subito un arretramento nel mese di marzo, rispettivamente di 4 e 1 posizione, mentre il Messico si conferma all’ultimo posto. Al contrario Regno Unito e USA, grazie all’accelerazione dei propri piani vaccinali, sono risaliti di 5 e 6 piazzamenti.

Al primo posto stabile del Covid Resilience Ranking si trova invece la Nuova Zelanda, mentre per i restanti posti sul podio si scambiano Singapore, ora secondo, e Australia al terzo.

Ad osservare il più alto trend positivo sono la Germania, la quale, nonostante le polemiche per le ultime decisioni della Cancelliera Angela Merkel, scala 11 posizioni, e Israele, considerato internazionalmente come uno dei migliori Paesi per la distribuzione dei vaccini, che passa dal 14° al 5° posto.

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