Crisi Ucraina, cosa ha detto Draghi e cosa farà l’Italia

Alessandro Cipolla

01/03/2022

Le parole di Mario Draghi al Senato per le comunicazioni sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina: in Italia stato di emergenza fino al 31 dicembre per la gestione dei profughi ma il 31 marzo cesserà quello sanitario relativo al Covid.

Crisi Ucraina, cosa ha detto Draghi e cosa farà l’Italia

La guerra in Ucraina aumenta di intensità e Mario Draghi - alle ore 10:00 - è arrivato a Palazzo Madama per le comunicazioni al Senato su quelli che sono gli sviluppi del conflitto scatenato dalla invasione da parte della Russia.

Nella giornata di ieri infatti il Consiglio dei ministri ha approvato quello che è stato denominato come decreto Ucraina, con l’Italia che ha dato il via libera a un pacchetto di aiuti a Kiev dal valore complessivo di 110 milioni.

Il governo Draghi così non solo ha deciso di inviare all’Ucraina mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all’esercito di Kiev, ma ha anche deliberato per accogliere i profughi in fuga dalla guerra e per come fronteggiare l’aumento del prezzo del gas. Proprio per la crisi umanitaria, in Italia sarà in vigore uno stato di emergenza fino al 31 dicembre mentre, quello che dura da oltre due anni per il Covid, cesserà il prossimo 31 marzo.

Vediamo allora cosa ha detto Mario Draghi nel corso del suo intervento al Senato dove ha riferito sugli sviluppi della guerra in Ucraina.

Guerra in Ucraina: cosa ha detto Draghi

I punti principali del discorso di Draghi al Senato:

  • Immagini che ci arrivano dall’Ucraina in lotta per la libertà dell’Europa segnano la fine delle illusioni di pace.
  • Di fronte a scelte fino a pochi mesi fa inimmaginabili, voglio ribadire tutta la solidarietà mia e di tutti gli italiani al presidente Zelenski e a tutti i cittadini e cittadine dell’Ucraina (lungo applauso dell’Aula).
  • Aggressione premeditata e immotivata della Russia ci rimanda indietro di ottanta anni, un attacco ai nostri valori di libertà e democrazia.
  • L’Italia non intende voltarsi dall’altra parte. Nel 2014 la Russia ha ammesso la Crimea con un referendum illegale iniziando a sostenere le forze separatiste del Donbass, per poi riconoscere le due Repubbliche separatiste e alla fine ha invaso l’Ucraina con la scusa di una operazione speciale.
  • Ricatto armi nucleari ci impongono una reazione ferma, rapida e soprattutto unitaria.
  • Tollerare l’aggressione a uno Stato sovrano significherebbe mettere a rischio in maniera irreparabile la pace in Europa.
  • Bielorussia ha votato per eliminare lo status di paese denuclearizzato, questo vorrebbe dire che presto potrebbe ospitare armi nucleari nel proprio Paese.
  • Italia impegnata in prima linea per sostenere l’Ucraina sul fronte umanitario e migratorio; si stima che 18 milioni di persone potrebbero necessitare di aiuti umanitari nei prossimi mesi con dai 3 ai 4 milioni di rifugiati, l’Italia farà di tutto per aiutare i Paesi vicini per gestire l’impatto di questa gigantesca migrazione.
  • Italia ha contribuito con un finanziamento da 110 milioni per sostenere il bilancio dello Stato ucraino, in programma ci sono anche l’invio di beni e farmaci per il sostegno alla popolazione.
  • Italia è pronta a fare di più, stanziato 10 milioni per assicurare soccorso e assistenza alla popolazione, per farlo è stato dichiarato uno stato di emergenza che durerà fino al 31 dicembre, il 31 marzo comunque finirà lo stato di emergenza per il Covid.
  • Raddoppiate nostre forze aeree schierate in Romania, stato di pre-allerta invece per ulteriori forze: l’Italia è pronta con un primo gruppo di 1.400 militari e un secondo di 2.000 unità.
  • Posizione Italia, Ue e tutti nostri alleati è quello di sostenere il Governo dell’Ucraina offrendo il pieno sostegno: a un popolo che si difende da un attacco militare e chiede aiuto alle nostre democrazie, non è possibile rispondere soltanto con incoraggiamenti e atti di deterrenza.
  • Sanzioni senza precedenti, che colpiscono anche Putin e Lavrov. Misure impediranno alla Banca centrale russa di usare le sue riserve interne per mitigare le nostre misure restrittive.
  • Stiamo valutando uscita dal sistema Swift di alcune banche russe, queste misure già stanno dando duri colpi al Rublo e alla Borsa di Mosca.
  • Stiamo preparando sanzioni anche alla Bielorussia.
  • Ho proposto di prendere ulteriori misure nei confronti degli oligarchi russi con un patrimonio superiore ai 10 milioni di euro.
  • Essenziale nel frattempo mantenere aperta la linea del dialogo con Mosca: siamo però realistici sulle prospettive.
  • Al momento non ci sono segnali di interruzioni nella fornitura di gas.
  • Italia ha ancora 2,5 miliardi di gas negli stoccaggi, la previsione è che saremo capaci di assorbire eventuali picchi di richiesta. Per il prossimo futuro situazione più complicata, allo studio piano di interventi per essere più indipendenti dalla Russia: importazione di gas da altri fornitori, maggiore utilizzo terminali gas liquido a disposizione, aumenti temporanei di produzione energia a carbone e petrolio senza aprire nuove centrali.
  • Europa decisioni senza precedenti, come fornire armi a un altro Paese, ora necessario procedere spediti nel progetto della Difesa comune; minaccia della Russia è una spinta nell’investire nella difesa più di quanto fatto finora.
  • Per diversificare le fonti di energia dobbiamo prima di tutto puntare su un aumento deciso della produzione di energie rinnovabili, come facciamo nell’ambito del programma Next Generation EU; dobbiamo continuare a semplificare le procedure per i progetti onshore e offshore e investire sullo sviluppo del biometano; dobbiamo ragionare su un aumento della nostra capacità di rigassificazione e su un possibile raddoppio della capacità del gasdotto Tap.

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# Guerra

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