Decreto super green pass: come funziona e quando entra in vigore

Alessandro Cipolla

22/11/2021

Il Governo questa settimana andrà a varare il decreto contenente la novità del super green pass: le limitazioni riguarderanno solo i non vaccinati e scatteranno a partire dalla zona arancione.

Decreto super green pass: come funziona e quando entra in vigore

Super green pass, questa sarà la settimana decisiva. Con buona parte dei Presidenti di Regione e una fetta della maggioranza in pressing, il Governo si appresta a varare l’ennesimo nuovo decreto contenente delle misure restrittive anti-Covid.

La road map ormai sarebbe stata definita: a Palazzo Chigi si inizierà già da subito con l’incontro con le Regioni, da tempo invocato dopo le fughe in avanti di alcuni Presidenti come Giovanni Toti, Massimiliano Fedriga ed Eugenio Giani.

Lo step successivo sarà quello della cabina di regia politica per sondare gli umori dei partiti, con il Consiglio dei Ministri che poi entro la fine della settimana tirerà le somme con un nuovo decreto che dovrebbe entrare in vigore fin da subito.

Le uniche certezze al momento sono il taglio della durata del green pass, che passerà da un anno a nove mesi anche per chi fa la terza dose, oltre all’obbligo di ricevere la dose booster per gli operatori sanitari e delle RSA.

Ma tutte le attenzioni sono rivolte alla possibilità dell’introduzione del super green pass (con un tampone negativo si potrà solo andare a lavorare o a fare la spesa) e all’ipotesi di un obbligo vaccinale sulla scia di quanto deciso dall’Austria.

Super green pass: le novità nel decreto

Il prossimo decreto dovrebbe entrare in vigore già all’inizio della prossima settimana e potrebbe rappresentare una nuova autentica svolta nella lotta contro il Covid in Italia. Le voci che giungono da Palazzo Chigi descrivono Mario Draghi come profondamente indeciso in merito alle possibili opzioni sul tavolo.

La certezza è una sola: il Governo per cercare di evitare che la situazione nel nostro Paese possa precipitare, vedi Austria e Germania, andrà a intervenire inasprendo ulteriormente i vincoli per le persone non vaccinate. Ecco perché si starebbe accelerando sul super green pass.

Da giorni diversi Presidenti di Regione di ogni colore politico, dalla Lega fino al PD, stanno chiedendo al Governo che siano soltanto i non vaccinati a dover subire eventuali misure restrittive, il tutto per evitare possibili nuove chiusure generali. Una posizione questa che nella maggioranza vede contrario Matteo Salvini, mentre sull’argomento il Movimento 5 Stelle è sostanzialmente silente.

Al momento l’ipotesi più probabile è quella dell’introduzione del super green pass: con un tampone si potrebbe entrare a lavoro e nei supermercati ma non in ristoranti, bar, palestre, piscine, cinema, teatri, impianti sciistici, discoteche e stadi.

Queste limitazioni scatterebbero solo al passaggio in zona arancione di una Regione, ma si starebbe ragionando sull’obbligo del green pass anche per salire su mezzi pubblici come autobus e metropolitane, mentre per aerei e treni a lunga percorrenza resterebbe valida la possibilità del tampone.

Non dovrebbe essere presa in considerazione invece l’extrema ratio dell’obbligo vaccinale: non è da escludere però che l’obbligatorietà possa essere estesa, oltre agli operatori sanitari, anche ad altre categorie come insegnanti, Forze dell’Ordine e Pubblica Amministrazione.

Visto che l’Italia è ancora tutta bianca, Mario Draghi sarebbe perplesso sul mettere in campo misure eccessivamente dure. Se nelle prossime settimane i contagi e i ricoveri dovessero iniziare a salire anche da noi, a quel punto nessuna opzione verrebbe esclusa compresa quella dell’obbligo vaccinale.

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