Alessandro Di Battista intervistato dal Fatto Quotidiano difende Giuseppe Conte, ma mette in guardia il premier da “Renzi, Calenda, una parte del PD e gli Elkann” che lo vorrebbero mandare a casa.
Non le manda di certo a dire come al suo solito Alessandro Di Battista. Intervistato dal Fatto Quotidiano, l’ex deputato ha parlato della situazione attuale del governo difendendo l’operato di Giuseppe Conte ma, al tempo stesso, mettendo anche in guardia il premier.
“Altri vogliono abbattere Conte: Renzi, Calenda, una parte del PD e gli Elkann, cioè l’establishment” è stato l’affondo del golden boy pentastellato, che in qualche modo ha dato adito alle voci che vorrebbero una parte della maggioranza pronta a mandare a casa il Presidente del Consiglio.
“Ho fatto i complimenti a Conte per come ha gestito l’emergenza del coronavirus - ha aggiunto Di Battista - Ora però si apre un’altra partita, quella per ricostruire il Paese. Se il premier porterà avanti idee come l’ecobonus e la legge sul conflitto d’interessi avrà il mio sostegno”.
Sarebbe sbagliato invece secondo Dibba se il governo “dovesse invece portare avanti idee come il Ponte sullo Stretto di Messina e non essere duro come aveva detto di voler essere sulla revoca della concessione ad Autostrade”, tanto che in quel caso “dirò pubblicamente che sono in disaccordo con lui, ma ciò non significa che io intenda picconare il governo”.
Anche se “non è un segreto” la sua contrarietà verso l’alleanza giallorossa, in questo momento per Alessandro Di Battista c’è necessità di un governo politico visto che “la cosa peggiore che ci possa capitare sarebbe un esecutivo tecnico o di unità nazionale”.
Infine durante l’intervista è stato toccato pure il tema della sua possibile candidatura alla guida del Movimento 5 Stelle, con l’ex parlamentare che si è detto “non interessato alle poltrone”, driblando anche la domanda sul possibile terzo mandato per i grillini con un “non devo parlarne io che ne ho fatto solo uno”.
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